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Foligno, inaugurata la doppia mostra dedicata a La Pietra e Stampone

Pubblicato il 26 Marzo 2018 16:52

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Il Ciac di Foligno ha fatto di nuovo centro. Lo testimonia il grande pubblico che, numeroso, ha preso parte negli scorsi giorni all’inaugurazione della doppia mostra allestita in via del Campanile sotto l’attento sguardo di Italo Tomassoni, Giacinto Di Pietrantonio e Giancarlo Partenzi. In tanti, infatti, non hanno voluto mancare l’appuntamento con il taglio del nastro dell’esposizione dedicata all’architetto Ugo La Pietra ed all’artista Giuseppe Stampone, che con le loro opere animeranno gli spazi del Centro italiano per l’arte contemporanea fino al 30 settembre prossimo. Varcata la grande porta di vetro dell’ingresso, il visitatore si troverà immerso nei lavori di La Pietra. Lavori raccolti all’interno della mostra “Istruzioni per abitare la città. Opere e ricerche nell’ambiente urbano dal 1969 al 2017”, progetto che “ripercorre i molteplici ambiti di indagine per nuclei e tematiche”. In apertura dell’esposizione vengono così presentati due progetti di installazioni urbane, monumenti dedicati a una delle eccellenze della città di Foligno: la realizzazione della “Prima Edizione stampata della Divina Commedia di Dante”. Dodici aree di ricerca sono precedute per la loro comprensione da “Istruzioni” che danno al visitatore la chiave di lettura delle opere. Attraverso un centinaio di opere bidimensionali, alcuni brani video, oggetti tridimensionali e un’installazione, la mostra si sviluppa in un percorso ricco di suggestioni visive. Al centro della mostra è installata inoltre una “Casa Aperta”, una struttura in scala reale con una serie di arredi realizzati attraverso la pratica che l’autore definisce “Riconversione progettuale”: alcuni elementi di arredo urbano vengono infatti riconvertiti in elementi di arredo domestico. Scendendo le scale che conducono dal piano terra a quello inferiore, invece, il pubblico si ritroverà di fronte alle opere di Giuseppe Stampone. “Perchè il cielo è di tutti e la terra no?”, questo il titolo dell’esposizione, si snoda attraverso alcuni temi-chiave dell’arte di Stampone. Tra le opere in mostra troviamo, ad esempio, l’installazione P-W Peace and War, lunga 13 metri con 114 bandiere corrispondenti ai diversi Paesi vincitori del Premio Nobel che denuncia la logica di potere alla base del più importante riconoscimento internazionale, Premio occidentale per gli occidentali. O ancora la tavola Origine du monde, rielaborazione del Ratto d’Europa di Rembrandt, che evidenzia il fallimento della primavera araba e le nuove guerre di religione. Ed ancora i venti disegni del ciclo sui Dittatori del XX secolo con immagini prese da copertine di varie riviste internazionali, ridisegnate in un ironico reset contemporaneo. 

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