24.9 C
Foligno
mercoledì, Giugno 18, 2025
HomeCulturaNocera Umbra, dopo vent’anni riapre l’archivio diocesano

Nocera Umbra, dopo vent’anni riapre l’archivio diocesano

Pubblicato il 28 Febbraio 2018 17:29

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Sorgenti del Topino, giunta Proietti al lavoro per il rinnovo delle concessioni

A scadere a fine mese saranno i permessi di prelievo idrico in vigore dalla metà degli anni ’50 nel comune di Nocera Umbra. Obiettivo dichiarato garantire un uso equilibrato dell’acqua in favore dei cittadini e della sostenibilità ambientale

Da Borsellino al tema sul rispetto: la prima prova raccontata dagli studenti folignati

Mercoledì mattina il via agli esami maturità, che in città coinvolgono 856 studenti e studentesse dei cinque istituti scolastici. Tra chi si è detto soddisfatto, chi è uscito con qualche dubbio e chi si è visto “tradito” dalle tracce: ecco com’è andata

Foligno si tuffa negli anni ’60 e ’70 con il Paiper Festival

Dal 26 al 29 giugno un cartellone ricco di iniziative porterà nelle vie e nelle piazze della città musica, arte, cultura, moda e gastronomia. In programma anche una collaborazione con l’Aism per accendere l’attenzione sulla sclerosi multipla

Il terribile sisma del 1997 ne aveva reso necessaria la chiusura. Ed ora a distanza di vent’anni l’archivio diocesano di Nocera Umbra è tornato a spalancare le proprie porte. L’inaugurazione, sabato 24 febbraio nel Palazzo vescovile nocerino, alla presenza della comunità diocesana e di molte autorità locali. Ad accompagnare il taglio del nastro l’intervento di diverse personalità, dall’attuale parroco di Nocera Umbra e responsabile dell’archivio, don Ferdinando Cetorelli, a Mario Squadroni, ex sovrintendente, che ha ripercorso il periodo di salvataggio degli archivi sia civili che ecclesiastici, compiuto insieme ai vigili del fuoco dopo il terremoto del ’97. Ed ancora quello di don Angelo Menichelli, storico archivista di Nocera Umbra, che ha ricordato le distruzioni che si sono succedute nel corso dei secoli, auspicando l’interesse della comunità e non solo nei confronti dell’archivio diocesano e della cultura generale e il gusto della ricerca poiché – ha sottolineato – “anche piccoli posti come Nocera Umbra servono a sviluppare la cultura”. La parola è poi andata alla nuova sovrintendente Sabrina Mingarelli, che si è soffermata sul progetto alternanza scuola-lavoro portato avanti nell’ambito appunto dell’archivio diocesano. A chiudere il cerchio, il vescovo di Assisi – Gualdo Tadino e Nocera Umbra. “Questa memoria – ha dichiarato monsignor Domenico Sorrentino – è importante non solo per la storia dei vescovi o del clero, ma soprattutto della comunità locale che così ha il senso della tradizione, della storia. Oggi – ha proseguito – viviamo il mondo della messaggistica volatile, tramite internet e i cellulari e invece l’archivio fornisce una storia precisa, veritiera. È importante – ha concluso monsignor Sorrentino – mettere tutto nero su bianco, con esattezza. E Nocera Umbra mette così un punto fermo su una storia ben scritta e documentabile grazie all’archivio”.

Articoli correlati