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Sanità, vertice in Regione sulla mobilità dei pazienti tra i distretti per le visite

Dall’incontro tra la presidente Tesei e i rappresentanti delle Usl umbre è emerso un contenimento degli spostamenti per i residenti di Narni-Amelia e di Orvieto, mentre restano le criticità in Valnerina. Liste d’attesa come inizio mese: 44mila le prestazioni da erogare

Pubblicato il 30 Agosto 2024 17:22 - Modificato il 31 Agosto 2024 12:58

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Mobilità dei pazienti dal distretto di residenza a quello in cui viene offerta dal sistema sanitario regionale la prestazione richiesta. Questo il tema sul tavolo nella riunione che si è tenuta oggi (venerdì 30 agosto) a palazzo Donini a Perugia, nell’ambito del consueto appuntamento di monitoraggio delle prestazioni sanitarie erogate che ha visto presenti la presidente dell’Umbria, Donatella Tesei, e i vertici tecnici della sanità e delle Usl umbre.

Una criticità aggravata dal Covid, spiegano dalla Regione, e rispetto alla quale la governatrice umbra vuole trovare una soluzione. Analizzando la situazione attuale è emerso come, fermo restando il principio di prossimità per i fragili e gli under 65, per gli altri pazienti rispetto al pre-Covid oggi la mobilità risulti contenuta in un 2% dei casi.

I dati, in particolare, avrebbero messo in evidenza come, ad esempio, si registri una diminuzione pari al 35% dei residenti di Narni-Amelia che eseguono prestazioni ad Orvieto e del 59% di quelli di Orvieto che eseguono prestazioni nell’area del Trasimeno. Evidenziato, poi, un interscambio di utenza tra Terni e Spoleto in entrambi i versi, “a dimostrazione – sottolineano da palazzo Donini – anche di un sistema sanitario che, specialmente in prossimità territoriale, è in grado di connettersi secondo tipologia di prestazione e specializzazione richiesta”. Le criticità maggiori, invece, in Valnerina, con un calo degli utenti che eseguono prestazioni nel proprio distretto di appartenenza e rispetto alle quali la presidente Tesei ha chiesto di intervenire.

Passando alle lista di attesa, il dato rimane costante rispetto all’inizio del mese: le prestazioni ancora da erogare risultano circa 44mila, con solo 3.300 visite, però, richieste prima del 6 maggio scorso. In miglioramento, secondo quanto dichiarato, invece, la percentuale del rispetto dei tempi prescritti dal medico per le prestazioni e dei tempi di attesa quando questi non vengono rispettati (ad esempio solo 0,49 giorni per le urgenze a 3 giorni e 3,66 giorni per le richieste cosiddette differite a 60 giorni).

“Proseguiamo a controllare mensilmente e a lavorare per migliorare la situazione – ha affermato Donatella Tesei – affinché non solo i dati delle prestazioni erogate siano in crescita, abbattendo così i tempi di attesa, ma anche che vi sia una più agevole fruizione territoriale ed un’alta qualità delle prestazioni rese, elementi fondamentali per una sanità più puntuale ed efficiente. Continueremo senza tregua su questa linea – ha quindi concluso – perché la mitigazione del problema nazionale delle liste d’attesa è una delle richieste cruciali degli umbri, che troveranno in me sempre una presidente in prima linea”.

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