Trentatremila sul posto di lavoro e 13mila fuori dal lavoro. È il numero di donne che nella nostra regione, almeno una volta nella vita, ha subito una molestia. L’Umbria è la seconda regione d’Italia, dopo il Piemonte e prima della Sicilia per percentuale di donne tra i 15 e 70 anni che hanno subito almeno una molestia, di qualsiasi tipo, sul posto di lavoro nel corso della vita, ed è la prima regione italiana per percentuale di donne che hanno subito almeno una molestia fuori dal posto di lavoro. Ad evidenziarlo il rapporto dell’Istat “Le molestie: vittime e contesto” (anno 2022/2023).
Dall’analisi dell’indagine emerge, inoltre, che le donne in Italia ad aver subito il fenomeno sul luogo di occupazione siano 1,8 milioni (12,5%), per un totale di 2,322 milioni di persone, se si considera anche il dato che fa riferimento agli uomini, pari a 422mila (1,8%). In Umbria la percentuale sale al 16% del totale delle donne, preceduta solo dal Piemonte (20,3%) e seguita dalla Sicilia (15,8%).
Il report evidenzia inoltre come a subire maggiormente il fenomeno siano le più giovani e i più giovani. Le molestie sul lavoro, infatti, colpiscono prevalentemente le giovani donne, il 21,2% (sul totale nazionale) nella fascia di età compresa tra i 15 e i 24 anni, contro il 4,8% dei coetanei uomini. La percentuale si abbassa, di poco, con l’avanzare dell’età: tra i 25 e i 34 anni le donne interessate sono il 18,9%, rispetto al 3,7% degli uomini.
Nella categoria delle molestie prese in esame, rientrano: molestie di natura fisica, sguardi inappropriati o lascivi che mettono a disagio, la proposta di immagini o foto dal contenuto esplicitamente sessuale che offendono, umiliano o intimidiscono, scherzi osceni o di natura sessuale o commenti offensivi sul corpo o sulla propria vita privata. E, ancora: avances inappropriate, umilianti o offensive sui social, email o messaggi sessualmente espliciti e inappropriati, proposte di uscire che umiliano o intimidiscono o che spingono a richieste di qualche attività sessuale, regali indesiderati di natura sessuale.
Le forme maggioritarie di molestie sul luogo di lavoro sono quelle verbali, in questo caso in Umbria a subirle nei tre anni precedenti il biennio 2022-2023 sono state 15mila donne. Un numero, tuttavia, in miglioramento se lo si paragona al triennio precedente l’indagine 2015-2016 quando il dato era di 24mila donne.
Per quanto riguarda invece le molestie fuori dal posto di lavoro, purtroppo l’Umbria non è solo sul podio, ma è anche la prima regione coinvolgendo il 10,5% delle donne, un dato che si riferisce, come nei numeri già riportati, al triennio precedente l’ultima rilevazione 2022-2023 e vede implicate 13mila donne, ovvero 1 su 10.
Ad impegnarsi nella lotta contro la violenza di genere con varie azioni nelle aziende, la Camera di Commercio dell’Umbria, il cui presidente Giorgio Mencaroni ha affermato: “Il fenomeno delle molestie, di qualsiasi tipo esse siano, contro le donne sul posto di lavoro purtroppo vede l’Umbria non posizionata bene al livello nazionale nel rapporto dell’Istat, con cifre più alte della media, anche se si evidenzia un netto miglioramento della situazione, in Italia come anche nella nostra regione. L’Ente camerale è impegnato nella battaglia di sensibilizzazione contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro, che si vince con la formazione di imprenditori e lavoratori, su cui siamo molto attivi. Si tratta di un tema che ci sta a cuore, come emerso anche pochi giorni fa con il laboratorio ‘Parole oltre…gli stereotipi e la discriminazione’, che abbiamo organizzato in collaborazione con il Comitato per l’Imprenditoria Femminile e il Comitato Unico di Garanzia. Ciò – ha concluso – si inserisce nel contesto di un impegno costante di sensibilizzazione e formazione, che avrà a breve ulteriori, importanti momenti, per aiutare a compiere ulteriori passi avanti su un tema che riguarda il rispetto della dignità delle persone e la qualità del contesto economico-sociale, senza la quale non c’è sviluppo”.
L’Umbria tra le regioni con il più alto tasso di violenza contro le donne
A dimostrarlo un report dell’Istat con riferimento agli ultimi tre anni prima del biennio 2022-2023: la situazione, secondo i dati riportati, sembra essere migliorata negli ultimi anni. Il presidente della Camera di Commercio: “Impegnati nella battaglia di sensibilizzazione contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro”
Pubblicato il 23 Novembre 2024 12:57 - Modificato il 24 Novembre 2024 20:09
foto di Eric Ward da Unsplash
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