“Come sempre, la sinistra è quella che porta avanti la politica del ‘no’. Anzi, come arriva la sinistra, arrivano le tasse”. Con queste parole il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, ha chiuso il suo intervento nel corso del consiglio comunale straordinario e aperto dedicato alla manovra fiscale varata dalla Regione Umbria nelle scorse settimane. Quello del primo cittadino è stato l’ultimo intervento della seduta in cui si è registrata la totale assenza dell’opposizione. Gli scranni vuoti erano già stati annunciati dal centrosinistra, che aveva motivato la scelta di disertare l’aula dopo il mancato invito alla presidente Stefania Proietti e all’assessore Tommaso Bori, ovvero a coloro che la manovra fiscale regionale l’hanno redatta e che avrebbero potuto illustrarla. Una manovra definita da Zuccarini “totalmente ingiustificata. È per questo – ha detto il sindaco – che non li abbiamo voluti (gli esponenti della Regione, ndr), perché non c’è niente da discutere, visto che la manovra è legge e siamo stanchi di sentire menzogne all’interno dei consessi: non finirà qui” ha rincarato Zuccarini, che ha puntato il dito contro l’opposizione cittadina: “È imbarazzante. Non ci mette la faccia, rimanendo in piazza. Non ha il coraggio di confrontarsi con la città”. L’assenza dei consiglieri di minoranza ha dunque aperto un’autostrada ai colleghi del centrodestra, assessori compresi, tutti intervenuti in maniera sostanzialmente identica. “È una manovra che nasce da una grande bugia” è stato detto, con il chiaro riferimento al fatto che la scelta della giunta Proietti è stata giustificata come utile a ripianare i debiti in Sanità e che, invece, secondo il consesso folignate “servirà per fare altro, anche se ancora non è chiaro cosa”. “Il governo regionale non ha né visione né coraggio” è stato detto, con l’attuale giunta umbra definita “menzognera, spregiudicata e arrogante” e colpevole di aver “detto cifre a caso, senza poi far comprendere dove andranno a finire i soldi chiesti ai cittadini”.

Delle diciassette realtà folignati chiamate a intervenire, tra associazioni di categoria e sindacati, alla fine ad esse presenti sono state in poche, ancor meno quelle intervenute. L’unica voce fuori dal coro è stata quella di Angelo Scatena della Cgil: “Siamo ancora in attesa della convocazione del sindaco per discutere la manovra di bilancio, quindi siamo stupiti che in questo consiglio comunale si chieda partecipazione alla Regione rispetto alla manovra fiscale”. Una manovra che, per il sindacato, è stata migliorata rispetto a quanto prospettato inizialmente. Decisamente più critiche Cisl e Uil. “La giunta regionale non è partita bene” ha rimarcato Bruno Mancinelli (Cisl), che ha ribadito inoltre l’urgenza di un piano regionale sulla Sanità. Per Andrea Russo (Uil), la manovra fiscale regionale “non tutela le famiglie numerose, i minori e le famiglie fragili, con distorsioni sulla progressività fiscale”. Per Confindustria Foligno, Elia Metelli ha chiesto di “saperne di più in merito alla progettualità prevista dalla manovra, per avere evidenza di quelle che saranno le destinazioni dei sacrifici richiesti ai cittadini”. Ad aprire gli interventi “esterni” è stato Aldo Amoni (Confcommercio), che ha parlato di “mancanza di rispetto” da parte della minoranza non presente in aula. Mentre, rispetto alla manovra, ha detto di “rimanere in attesa di capire come comportarsi in futuro”.