Vietati i consumi impropri di acqua potabile. A disporlo l’ordinanza del sindaco di Foligno Stefano Zuccarini, pubblicata giovedì 17 luglio, con la quale si informano i cittadini che viene vietato l’utilizzo dell’acqua potabile, proveniente dal pubblico acquedotto, per finalità diverse da quelle domestiche, igienico-sanitarie e strettamente necessarie. Una decisione presa dall’amministrazione vista la comunicazione della Valle Umbra Servizi nella quale viene segnalato il peggioramento della situazione idrica all’interno del territorio comunale “ovvero – come si legge nel documento – consumi anomali e particolarmente elevati riconducibili ad utilizzi non conformi alla destinazione dell’acqua potabile, che potrebbero rendere necessarie chiusure notturne dei serbatoi con le conseguenti criticità tecniche e disservizi correlati”.
Il provvedimento adottato dal sindaco consente dunque, nel territorio del comune di Foligno, l’uso di acqua potabile per soli fini domestici, igienico-sanitari dall’adozione del provvedimento fino al perdurare della crisi idrica o comunque fino alla revoca dello stesso. Nello specifico viene, quindi, vietato l’utilizzo dell’acqua proveniente dal pubblico acquedotto per irrigare orti, giardini, colture agricole in generale e per riempire vasche o piscine; l’uso di acqua proveniente da qualsiasi fonte di approvvigionamento per il lavaggio degli automezzi e dei piazzali, ad eccezione delle situazioni per le quali è previsto uno specifico atto ordinatorio o prescrizioni autorizzative per ridurre inconvenienti igienico ambientali di altra natura; il libero deflusso dell’acqua da fontane private che, pertanto, devono essere dotate di idoneo rubinetto di chiusura che deve rimanere chiuso quando non viene utilizzata l’acqua; l’utilizzo di acqua idropotabile per scopi puramente ludici; l’uso di acqua proveniente dal pubblico acquedotto per usi diversi da quelli idropotabili, igienico sanitari e, in generale, di tutti quelli indicati nel contratto di fornitura con il gestore del servizio idrico integrato.
In caso di inadempienza disposta una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro e, in presenza recidiva, prevista la denuncia all’autorità giudiziaria. Il Comune di Foligno ha incaricato il comando di polizia municipale, con il supporto del servizio ambiente e verde, a vigilare sul rispetto del provvedimento.