Emanuele Armeni rimarrà in carcere. Rigettata da parte del gip Daniela D’Auria l’istanza di scarcerazione presentata dall’avvocato Marco Zaccaria, legale del carabiniere accusato di aver ucciso volontariamente due mesi fa nella caserma di Foligno il suo collega Emanuele Lucentini. Per il giudice rimangono immutati i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari che avevano portato all’arresto di Armeni per l’omicidio volontario aggravato dell’appuntato dei carabinieri, ovvero la possibile reiterazione del reato e l’inquinamento delle prove. La difesa non si dà per vinta ed è pronta a presentarsi di fronte al Tribunale del Riesame per l’ottenimento della scarcerazione. L’avvocato Marco Zaccaria è stato raggiunto telefonicamente da Rgunotizie.it: “Abbiamo depositato l’istanza di scarcerazione al Tribunale delle Libertà di Perugia – afferma il legale – e siamo in attesa della data dell’udienza. Ho inoltre conferito un paio di incarichi peritali per poter confutare la perizia balistica e la ricostruzione effettuata”. Nell’interrogatorio di garanzia, Emanuele Armeni aveva ribadito l’accidentalità dell’accaduto. Ma dall’esame autoptico e quello balistico effettuati dai periti nominati dal Tribunale risulterebbero delle incongruenze. Quello che ancora rimane da scoprire è invece il movente.
Emanuele Armeni rimane in carcere. Il legale: “Nominati nostri periti”
Pubblicato il 20 Luglio 2015 15:37 - Modificato il 5 Settembre 2023 23:32
Emanuele Lucentini
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