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I Primi d’Italia si presentano a Roma. Il ministro Lollobrigida: “Ambasciatori di qualità”

La sede del ministero dell’Agricoltura ha ospitato la conferenza per la 26esima edizione della kermesse che si terrà dal 25 al 28 settembre prossimi. Il patron Aldo Amoni: “Il nostro festival punto di riferimento a livello nazionale e internazionale”

Pubblicato il 7 Settembre 2025 12:11 - Modificato il 8 Settembre 2025 15:34

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Una targa che riconosce a I Primi d’Italia il titolo di ambasciatori della qualità a sostegno della candidatura della cucina italiana a patrimonio mondiale Unesco. È quella che nel pomeriggio di venerdì 5 settembre il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha consegnato al patron del festival e presidente di Epta Confcommercio, Aldo Amoni. L’occasione è stata la presentazione della 26esima edizione della kermesse dedicata ai primi piatti – realizzata con il patrocinio e il contributo del Comune di Foligno -, che si è tenuta a Roma, proprio nella sede del ministero dell’Agricoltura e della sovranità alimentate.

Edizione che prenderà il via giovedì 25 settembre per poi concludersi domenica 28 settembre, in una quattro giorni in cui il centro storico di Foligno sarà invaso da profumi, sapori e atmosfere uniche: le storiche taverne dei rioni della Giostra della Quintana torneranno ancora una volta a trasformarsi nei dieci “Villaggi del Gusto”, veri e propri templi dedicati ai primi piatti della tradizione italiana. Non mancheranno poi momenti di alta cucina con gli chef stellati di “A tavola con le stelle”, mostre e mercati che ospiteranno i migliori pastifici italiani, cooking show, laboratori artigianali per adulti e bambini e tanti ospiti provenienti dal mondo dello spettacolo che animeranno le quattro serate del Festival.

La consegna della targa “Ambasciatore di qualità”

“I Primi d’Italia non sono soltanto una festa della pasta e dei primi piatti italiani, ma rappresentano l’esaltazione della dieta mediterranea, modello nutrizionale riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo” ha commentato il presidente Amoni, per il quale questa peculiarità rende il “festival un punto di riferimento non solo a livello nazionale, ma anche internazionale: da Foligno accogliamo visitatori che arrivano da New York, dall’Australia e da tutta Europa. Allo stesso tempo – ha aggiunto – il festival rappresenta un volano straordinario per l’economia locale. Commercianti, ristoratori, strutture ricettive e l’intero tessuto economico del comprensorio folignate beneficiano in modo concreto dell’indotto che l’evento è in grado di generare. È questo duplice valore, culturale e socio-economico, a rendere I Primi d’Italia una manifestazione unica e irrinunciabile”.

E a prendere parte alla conferenza di presentazione dell’edizione 2025 della kermesse è stato, come detto, anche il ministro Lollobrigida. “Siamo al fianco di questa organizzazione, proprio nell’anno in cui auspichiamo che la cucina italiana diventi patrimonio dell’umanità dell’Unesco – ha detto -. Cucinare è il racconto dell’eccellenza, della trasformazione attraverso i cuochi, le imprese di ristorazione e le industrie italiane che portano il meglio del nostro paese nel mondo e che trovano in Foligno, città splendida di una regione meravigliosa come l’Umbria, una vetrina di grande valore”.

A raggiungere Roma per l’occasione anche l’assessore al Turismo del Comune di Foligno, Michela Giuliani, il direttore del Gal Valle Umbra e Sibillini, David Fongoli, e il presidente di Assoprol Umbria Marco Viola. Tornando al festival dei primi piatti, in questo 2025 I Primi d’Italia, inoltre, sosterranno Telethon e la ricerca sulle malattie genetiche rare, con l’obiettivo di dare un contributo concreto a chi ne ha più bisogno.

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