La fiera di Santo Manno dopo tanti anni è tornata nel centro di Foligno e cittadini e ambulanti sembrano esserne entusiasti. Per la sua edizione 2025 i commercianti che tutti gli anni arrivano in città per esporre e vendere le proprie merci hanno popolato con 109 banchi e otto postazioni di prodotti agricoli l’area tra il parco dei Canapé, via Nazario Sauro e via Santa Maria Infraportas, salutando definitivamente gli impianti sportivi di Santo Pietro, negli ultimi anni diventati la location abituale della fiera. Per un solo giorno a differenza del passato, a causa della concomitanza con la Quintana, gli stand, aperti dalle 8 alle 22 di oggi (lunedì 15 settembre), sono stati invasi dai folignati che, tra commenti entusiasti e altri più critici, dopo anni hanno avuto la possibilità di godere di nuovo della fiera in centro.
Tra venditori e cittadini, dunque, cosa pensano gli utenti della nuova formula della manifestazione?
“Inizialmente ero preoccupata per il parcheggio – ha raccontato a Rgunotizie Simona, una cittadina di Foligno che ha approfittato della fiera per fare qualche acquisto -, dato che la posizione potrebbe risultare un po’ ostica, ma sono riuscita a trovarlo molto più facilmente di quanto pensassi. È veramente bello che finalmente la fiera sia tornata nel centro della città, le stesse bancarelle che sono all’interno del parco dei Canapè fanno indubbiamente la loro figura. Ho fatto qualche acquisto e devo ammettere che in centro, rispetto a dove veniva fatta prima, la fiera è molto più vissuta; gli scorsi anni c’era sicuramente più comodità, ma tutto era più sconnesso e distaccato dall’anima della città”.

Sono in molti, tra commercianti e visitatori, a esprimere soddisfazione nel rivedere la fiera in centro, sia per motivazioni lavorative che puramente ludiche, e allo stesso tempo ad auspicare che questa venga man mano assorbita sempre di più dal centro storico.
“Nonostante la formula da due a un giorno – ha voluto sottolineare Stefano, commerciante che frequenta da anni la fiera di Santo Manno -, c’è un netto miglioramento nella location rispetto agli scorsi anni. Il flusso di persone è nettamente aumentato”.

“Era ora – ha esclamato, Giovanni, commerciante che arriva direttamente da L’Aquila – . Negli ultimi anni non partecipavo più perché le persone erano sempre di meno e ammetto che si trattava solo di una rimessa economica. Oggi, invece, c’è molta gente e anche il fatto che da due giorni siamo passati ad un solo giorno a mio avviso ha fatto migliorare tutto. Se ci spostassimo ancora più in centro sarebbe fantastico, ma l’importante è non tornare dove eravamo prima”.

Anche tra i più giovani, molti dei quali si affacciano per la prima volta alla fiera di Santo Manno, la presenza della manifestazione in centro è un dato più che positivo.
“Gli scorsi anni non eravamo mai stati alla fiera – commentano Alessandro e Tomas, rispettivamente di 15 e 17 anni -, ma è molto bello vederla qui in centro, tra i Canapé e l’inizio di piazza San Domenico. Ci sono tantissime cose interessanti da comprare anche per noi giovani, spesso anche difficili da trovare in giro, e a prezzi onesti. Sarebbe stato meglio se fosse durata due giorni e non uno, ma resta comunque di valore il fatto che si possa girare comodamente per il centro e avere l’occasione di fare acquisti più particolari che normalmente. Sarebbe fantastico se anche il prossimo anno si svolgesse ancora più in centro”.
Nell’entusiasmo non mancano comunque anche le critiche, a partire dai piccoli dettagli da migliorare, fino alla stessa struttura della fiera.
“È dal 1988 che partecipo alla fiera – ha precisato Stefania, un’altra espositrice che gira in lungo e in largo le fiere e i mercati del Centro Italia -, reputo che sia molto positivo che la fiera non venga più fatta nel luogo dello scorso anno, anche se penso si possa organizzare ancora meglio, ad esempio portandola ancora più in centro. Oltre a questo, se si fosse fatta per due giorni avremmo avuto l’occasione di poter lavorare di più e sfruttarla. La gente sembra comunque molta di più rispetto allo scorso anno. A Santo Pietro c’era forse più comodità per i clienti, ma si era perso lo spirito della fiera, lo stesso livello delle bancarelle si era man mano abbassato sempre di più, mentre oggi la situazione è positivamente diversa”.

“Per me era meglio quando veniva fatta fuori dal centro – sentenzia Alberto, folignate e da anni frequentatore della fiera -, sia per il parcheggio che per la comodità di movimento. Prima era più raccolta ed era più facile spostarsi tra un banco e l’altro. Personalmente così non mi piace affatto, la struttura stessa è più dispersiva e in particolare le persone più anziane sono in difficoltà, solo per andare da un estremo all’altro della fiera si rischia di percorrere chilometri. In più – ha concluso – questa impostazione crea oggettivamente un disagio a chi deve andare a lavorare in prossimità del centro urbano”.
Al netto delle legittime critiche e dei consigli per il miglioramento dell’appuntamento di settembre, i folignati e gli ambulanti sembrano aver più che promosso il ritorno in centro della fiera di Santo Manno, che dal prossimo anno, secondo le intenzioni dell’assessore al commercio Elisabetta Ugolinelli, rispetto a quest’anno farà un ulteriore passo verso il cuore pulsante della città.