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Variante Sud, De Rebotti: “Non ci sono le risorse. Aperti a studiare un’opera meno costosa”

Venerdì sera l’assemblea pubblica promossa dal comitato rappresentato da Luigi Casini e Francesco Piermarini. La replica di Zuccarini: “Se la Regione vuole cambiare il progetto per non farcela fare, tireremo dritti”

Pubblicato il 8 Novembre 2025 14:59

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Un’opera che secondo la giunta Zuccarini “è necessaria, a partire dal ponte” ma per la quale, secondo l’assessore regionale alle Infrastrutture, Francesco De Rebotti, “non ci sono le risorse”. Questo il sunto del botta e risposta che nella serata venerdì 7 novembre ha avuto luogo nella sala adiacente la chiesa di San Paolo Apostolo, a Foligno, in occasione dell’assemblea pubblica “Quale Strada e Quale Ponte” promossa dal comitato “Variante sud senza segreti”, con l’obiettivo di discutere le criticità e l’impatto dell’opera pubblica denominata “Variante intermedia sud” che, collegando la Ss77-Ss3 alla Ss316, attraverserebbe un’area che va dall’area dell’ospedale alla zona industriale di Sant’Eraclio,  tagliando alcune frazioni della periferia folignate.

La vicenda della Variante intermedia sud va avanti da anni e l’incontro di venerdì, organizzato dal comitato, attraverso i suoi due esponenti Luigi Casini e Francesco Piermarini che hanno invitato la giunta Proietti nella figura di Francesco De Rebotti, è stato un’occasione di confronto tra istituzioni, regionali e locali, cittadini e rappresentanti di varie associazioni e che ha visto la presenza anche dell’ex amministratore unico di Quadrilatero, Guido Perosino.

A portare l’incontro nel vivo Francesco Bartoli, già segretario della Consulta per la mobilità sostenibile, per l’ambiente e per la sicurezza stradale della città di Foligno, che ha aperto un capitolo sulle problematiche legate alla realizzazione dell’infrastruttura, dedotte dallo studio delle relazioni di progetto fornite al comitato dalla Regione. Tra le criticità segnalate, la difficoltà di accesso all’ospedale cittadino ma anche la costruzione di un ponte sopra la frazione di Cave che, secondo il comitato locale, sarà “lungo 240 metri e taglierà fuori Cave, creando una barriera sociale”.

L’incontro sulla Variante sud

Dopo l’intervento di Bartoli la palla è passata all’assessore regionale De Rebotti, che ha spiegato come “l’amministrazione regionale nella settimana passata abbia avuto un colloquio con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, venendo a conoscenza che le risorse a disposizione delle regioni per la costruzione di nuove opere, per il completamento di quelle esistenti e per la loro manutenzione è di solo 1,7 miliardi di euro”. “Questo – ha dichiarato De Rebotti – ci fa pensare che realizzare un’opera da 67 milioni di euro, come la Variante sud, è difficilmente auspicabile. Ma l’amministrazione regionale – ha concluso – è aperta a ridiscutere il progetto e a studiarne uno meno costoso e che possa avere valore per il territorio”.

Non si è fatta attendere la risposta del sindaco Stefano Zuccarini, che ha voluto precisare che anche l’amministrazione comunale “ha interloquito con il Ministero, il quale ha assicurato che il progetto può essere realizzato a stralci funzionali, partendo dai 26 milioni di euro già finanziati da Quadrilatero Spa, che potranno essere utilizzati entro certi stretti limiti di variazione progettuale. Quindi – ha incalzato – pensare di modificare il progetto, di cui avremo entro fine anno la versione definitiva, significa rischiare di perdere i fondi e perdere un’occasione. L’obiettivo dell’amministrazione è quello di andare avanti e realizzare il ponte. Se il tentativo della Regione di cambiare il progetto ha lo scopo di non farci fare l’opera, noi tireremo dritti”.

A seguito del botta e risposta in sala ha preso il via un dibattito acceso, durante il quale ha avuto modo di intervenire anche l’ex amministratore unico di Quadrilatero Spa. Rispondendo al primo cittadino di Foligno, Guido Perosino ha spiegato: “È fondamentale che il territorio e i suoi abitanti vengano ascoltati quando si fanno opere di questo tipo. Credo che la posizione sollevata dal comitato non sia infondata e vada, di conseguenza, presa in esame. A questo si aggiunge che, secondo me, al netto della mia esperienza, il progetto è modificabile fino alla sua versione definitiva e, quindi, è possibile poter mettere in discussione quello attuale”.

L’assemblea, moderata dal giornalista Roberto Conticelli, ha coinvolto più di un centinaio di persone e, durante il suo svolgimento, il comitato ha anche annunciato di aver consegnato alla segreteria dell’assessorato alle Infrastrutture una raccolta di circa mille firme contro la realizzazione del progetto.

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