Una giornata in cui la scienza è uscita dai banchi per farsi avventura, gioco e scoperta. L’evento “Escape School Contest – La grande sfida delle Stem”, ospitato negli spazi dell’Istituto tecnico e tecnologico “Da Vinci”, ha coinvolto più di 400 persone tra studenti, famiglie e cittadini, in un percorso immersivo tra scienza, tecnologia, ingegneria e matematica.
L’iniziativa è figlia della collaborazione tra l’istituto cittadino, il teatro “San Carlo” e il Laboratorio di scienze sperimentali di Foligno e ha visto la partecipazione attiva di tutto il personale scolastico, che ha contribuito all’organizzazione dell’evento sotto il coordinamento della dirigente Simona Lazzari e del professor Michele Pelliccia, tra le altre cose, anche direttore dell’Associazione Teatro San Carlo.
Per l’occasione l’edificio scolastico è divenuto una vera e propria escape room a tema discipline Stem, con attività indirizzate verso laboratori tematici volti a stimolare il pensiero logico, la creatività e la collaborazione. Ogni stanza è stata dedicata a un tema specifico, con delle ambientazioni suggestive realizzate grazie al contributo tecnico e artistico del teatro “San Carlo”, che ha curato l’illuminotecnica e la sonorizzazione. Tra i temi principali, quello relativo al ruolo delle donne nella scienza: molte sale sono state dedicate a grandi scienziate del passato e del presente, con l’obiettivo di promuovere modelli positivi e ispirare le ragazze ad avvicinarsi alle discipline Stem.

Terminate le attività laboratoriali, è stato il momento della tavola rotonda “La grande sfida delle Stem e della formazione tecnologica”. Questa, moderata dal direttore de L’Osservatore Romano, Andrea Monda, ha offerto spunti interessanti sulla funzione educativa delle materie Stem e ha visto gli interventi del professor Silvano Tagliagambe, filosofo della scienza, e della professoressa Micaela Morelli, neurobiologa e docente di farmacologia.
“Le Stem non servono solo per trovare lavoro, ma per sviluppare curiosità, libertà e pensiero critico” ha ricordato Monda durante l’incontro, mentre Tagliagambe ha evidenziato la necessità di formare menti complesse, capaci di collegare i saperi e discernere tra ciò che è possibile e ciò che è giusto. Morelli, dal canto suo, raccontando la propria esperienza di scienziata, ha incoraggiato le ragazze a seguire la loro passione, sottolineando che la scienza è anche immaginazione e meraviglia, al di là degli stereotipi.























