Maggiorazione di dieci euro a tonnellata per il conferimento dei rifiuti dei Comuni dell’Ati3 nella discarica di Borgo Giglione? Per il tribunale amministrativo dell’Umbria è stato un atto illegittimo. È quanto si legge nella sentenza depositata martedì 4 novembre e firmata dai giudici amministrativi Pierpaolo Grauso, Alfonso Graziano e Paolo Amovilli. Sentenza arrivata dopo il ricorso presentato dall’Ambito territoriale integrato della Valle Umbra Sud contro quello di Perugia, dopo la stipula dell’accordo avvenuta nel 2013. Intesa che consentiva ai Comuni dell’Ati 3, dopo la chiusura della discarica di Sant’Orsola, di smaltire i rifiuti nel sito di Borgo Giglione, a Magione. Nel documento viene spiegato come l’Ati2 non fosse nella posizione di poter stabilire le tariffe in base alle aree di provenienza dei rifiuti, diversificando quindi tra Comuni interni ed esterni al territorio in cui è presente la discarica, in questo caso dunque quello dell’Ambito territoriale 2 di Perugia. Da qui l’illegittimità del provvedimento adottato. Per i tre giudici, infatti, le tariffe di conferimento non devono perseguire l’interesse pubblico di ogni singolo Ati, “bensì quello generale dello smaltimento dei rifiuti nell’intero territorio umbro”.
Rifiuti, Tar accoglie ricorso Ati3: “Illegittimo chiedere 10 euro per smaltire a Borgo Giglione”
Pubblicato il 4 Novembre 2015 16:49 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:34
La discarica di Sant'Orsola
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