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Ex Pozzi, qualche spiraglio per il polo metallurgico spoletino

Pubblicato il 16 Dicembre 2015 21:06 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:08

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Giornata cruciale per gli oltre 200 lavoratori della ex Pozzi di Spoleto. Il tanto atteso tavolo regionale, intorno al quale si sono seduti rappresentanti sindacali, insieme ad istituzioni, Rsu e al commissario straordinario, Claudio Franceschini, convocato per mercoledì pomeriggio a Perugia, è stato utile per rasserenare, in parte e per quanto possibile, le maestranze. Un’occasione, quella del summit in Regione, che doveva servire infatti a capire come sta evolvendo la procedura del sito metallurgico di Santo Chiodo, che da quasi un anno e mezzo, ovvero da quando i vertici del Gruppo Casti sono finiti agli arresti per frode fiscale, è in amministrazione straordinaria. La prima nota positiva riguarda un investitore interessato concretamente alla ex Pozzi. A dimostrarlo la presenza di un delegato dell’azienda – di cui però al momento non viene svelata l’identità -, che ha ribadito l’interesse per il polo metallurgico. Ma per avere le dovute conferme bisognerà aspettare ancora qualche mese. La seconda è stata la comunicazione della firma del decreto, da parte del Mise, per la cassa integrazione dei lavoratori dell’Ims che, fino ad oggi, si trovava in una fase di stallo. Gli ammortizzatori sociali saranno quindi in vigore, sia per il comparto dell’alluminio che per quello della ghisa, fino a luglio 2016, data in cui – tra le altre cose – scadrà il termine dell’amministrazione straordinaria. Certo è che i lavoratori dell’Ims dovranno aspettare i tempi tecnici per i relativi versamenti. Il commissario Franceschini ha inoltre confermato la presenza di timidi interessamenti al polo metallurgico spoletino, che però potranno diventare effettivi ad anno nuovo. Entro gennaio e nei mesi successivi infatti dovrebbero essere pubblicati, dal tribunale di Spoleto, i bandi per la vendita. In due tempi diversi perciò saranno operative le data room – ad inizio anno per l’Isotta-Fraschini e in seguito per l’Ims -, che permetteranno di raccogliere ufficialmente le manifestazioni d’interesse degli investitori. “La Regione, dal canto suo – sottolinea Adolfo Pierotti, segretario generale della Fim-Cisl dell’Umbria -, ha ribadito l’esistenza di progetti credibili per quanto riguarda le opportunità previste dalla legge da mettere in campo, come ad esempio la legge 181 per rilanciare le aree colpite da crisi industriali oppure quelle che riguardano la riconversione dei tetti d’amianto”.

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