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Ecomostro di Spoleto, le associazioni ambientaliste: “Dopo la sentenza cosa accadrà?”

Pubblicato il 23 Dicembre 2015 17:23 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:04

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Alzano la voce le associazioni di Spoleto che si sono sempre battute in difesa dell’ambiente e del territorio. Sì, perché a preoccupare l’associazione culturale Casa Rossa, il Comitato contro lo svincolo sud, il Comitato 23 ottobre, il Gruppo difesa Ambiente e le sezioni spoletine di Italia Nostra, Legambiente e WWF sono gli scenari ipotizzati ed emersi sulla stampa locale per ovviare la demolizione dell’Ecomostro delle mura, dopo che nei giorni scorsi la Corte di Cassazione di Roma ha ritenuto inammissibile il ricorso presentato dai legali dei sei imputati nella vicenda. E, ancor più, il silenzio della politica della città ducale. “Siamo venute a conoscenza, come tutti, della sentenza che ordina la demolizione della costruzione del cosiddetto ‘Ecomostro’ di via della Posterna, edificio realizzato anni or sono all’interno delle mura medievali della città – si legge in una nota congiunta a firma delle associazioni -, contro la cui costruzione si ebbe una mobilitazione di massa della popolazione spoletina a salvaguardia del proprio patrimonio storico; una sentenza che conferma e rafforza quelle già emesse in precedenza e che al momento non hanno ancora sortito effetti visibili”. Ciò che, senza dubbio, le associazioni vogliono è scongiurare che le palazzine rimangano in piedi. “Su questo fatto così rilevante, sia perché avrebbe come conseguenza la cancellazione di una profonda ferita inferta al centro storico di Spoleto, sia perché si muove in sintonia con il sentire più sincero dei nostri cittadini, dobbiamo però registrare due fatti – aggiungono nella nota stampa -, il primo dei quali è l’emergere, a livello dell’informazione, di ipotesi che vorrebbero altre soluzioni che la demolizione, e sarebbe interessante capire da dove nascono queste ‘soluzioni’ alternative, che sarebbero, alla luce di tutto ciò che la vicenda ‘Ecomostro’ ha rappresentato, a nostro giudizio, in spregio al volere di una intera comunità”. Il riferimento è, con ogni probabilità, a ipotesi come quella di pagare una multa che permetterebbe di sanare almeno parte della costruzione oppure un’eventuale acquisizione dei palazzi da parte del Comune per fini sociali. Il secondo fatto che le associazioni non accettano è, come detto, “il totale silenzio di tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale, dai 5 Stelle alla Lega, passando per il Pd e Forza Italia, sulla sentenza e sui suoi conseguenti effetti. Preoccupante assai, perché una vicenda come questa – sottolineano -, che ha accalorato gli animi dei nostri cittadini con grandi manifestazioni e strascichi giudiziari e che, giunta al suo epilogo, incontra il silenzio più assordante di tutte le forze politiche, lascia più di un dubbio sull’effettiva volontà – concludono le associazioni ambientaliste – che sta dietro al destino futuro dell’‘Ecomostro’ di via della Posterna”.

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