24.9 C
Foligno
mercoledì, Giugno 18, 2025
HomePoliticaL'armonizzazione dell'orario dei negozi non convince tutta la maggioranza

L’armonizzazione dell’orario dei negozi non convince tutta la maggioranza

Pubblicato il 21 Gennaio 2016 17:12 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:45

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Sorgenti del Topino, giunta Proietti al lavoro per il rinnovo delle concessioni

A scadere a fine mese saranno i permessi di prelievo idrico in vigore dalla metà degli anni ’50 nel comune di Nocera Umbra. Obiettivo dichiarato garantire un uso equilibrato dell’acqua in favore dei cittadini e della sostenibilità ambientale

Da Borsellino al tema sul rispetto: la prima prova raccontata dagli studenti folignati

Mercoledì mattina il via agli esami maturità, che in città coinvolgono 856 studenti e studentesse dei cinque istituti scolastici. Tra chi si è detto soddisfatto, chi è uscito con qualche dubbio e chi si è visto “tradito” dalle tracce: ecco com’è andata

Foligno si tuffa negli anni ’60 e ’70 con il Paiper Festival

Dal 26 al 29 giugno un cartellone ricco di iniziative porterà nelle vie e nelle piazze della città musica, arte, cultura, moda e gastronomia. In programma anche una collaborazione con l’Aism per accendere l’attenzione sulla sclerosi multipla

Non convince la proposta del Partito democratico di Foligno sull’armonizzazione degli orari di apertura e chiusura dei negozi in città. L’ordine del giorno presentato e approvato nell’ultimo consiglio comunale e, non ha soddisfatto una parte della maggioranza e, in particolare, il Movimento per Foligno rappresentato da Lorenzo Schiarea. “Seppur sia ravvisabile uno scopo nobile per una fascia di lavoratori, non la riteniamo però praticabile in quanto la materia non è di competenza comunale ma di legislazione statale – afferma l’esponente del MpF in una nota – è per questo che ci siamo astenuti alla proposta del Partito democratico con una non precisata delega all’assessore competente per intavolare un confronto con le associazioni di categoria”. Per Lorenzo Schiarea “il tentativo teorico di poter limitare la liberalizzazione degli orari di apertura e chiusura non può essere ricollegata al concetto di maggior sicurezza e vivibilità, anzi il contrario. Uno sviluppo ordinato delle attività – conclude – si può perseguire solamente con un sistema di incentivazione e detassazione di imposte comunali, non interferendo nell’economia di settore in maniera non strutturale.”

 

 

Articoli correlati