9.1 C
Foligno
martedì, Dicembre 2, 2025
HomeCronacaUmbria ancora “arancione”, ma rimangono le “zone rosse” decise dalla Regione

Umbria ancora “arancione”, ma rimangono le “zone rosse” decise dalla Regione

Pubblicato il 12 Febbraio 2021 18:09 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:48

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Quintana, il nuovo Moro del Pugilli è l’esordiente Tommaso Suadoni

Il portacolori amerino, già vincitore del Palio della Pacca di San Ginesio, subentra allo storico cavaliere della Quintana Pierluigi Chicchini, salutato dal rione dell’aquila nera dopo il forfait dello scorso settembre

Insulti, percosse e vessazioni nei confronti della famiglia: 22enne allontanato da casa

Da alcune settimane il giovane era diventato violento con la sorella, il cugino e la zia con cui condivideva l’abitazione. A chiedere l’intervento della polizia le tre vittime: per il giovane divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico

Spacciavano cocaina e hashish in piazza del Grano: un altro colpo al mercato della droga

A far scattare le manette ai polsi di una 60enne e di un 33enne sono stati gli agenti del locale commissariato grazie alle segnalazioni dei cittadini. Arresto in flagranza per la coppia beccata a vendere alcune dosi ai clienti e trovata anche in possesso di 1.300 euro in contanti

L’Umbria rimane – quasi – arancione. A deciderlo è stato, come di consueto, il ministero della Salute. Nelle prossime ore il ministro Roberto Speranza firmerà l’ordinanza. La decisione è dettata dai dati del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità, diffusi nel pomeriggio di venerdì. Se per il ministero l’Umbria rimarrà arancione, di fatto così non è. Fino al prossimo 21 febbraio infatti, su disposizione della Regione, 65 Comuni umbri rimarranno in “zona rossa”. Si tratta dell’intera provincia di Perugia e sei città del ternano, dove il Coronavirus sta correndo più veloce e dove sono state riscontrate le più aggressive varianti inglese e brasiliana. Quello che più preoccupa l’Iss in questi ultimi giorni è proprio la diffusione di varianti su tutto il territorio nazionale. In particolar modo, la variante inglese rappresenta quasi un caso su 5, come evidenziato da un report dell’Istituto superiore di sanità. Per il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, nelle prossime cinque o sei settimane, la variante inglese “potrebbe sostituire il virus Sars-Cov2 attualmente in circolazione”. La variante inglese, comunque, non sembrerebbe diminuire l’efficacia dei vaccini. Insomma, in Umbria la situazione rimane critica, con la Regione che si sta muovendo per reclutare medici, infermieri e personale sanitario da poter utilizzare nelle strutture ospedaliere che stanno accogliendo i pazienti con forme più gravi di Covid-19. Nel frattempo il consiglio dei Ministri ha bloccato gli spostamenti tra regioni – anche gialle – fino al prossimo 25 febbraio. Il precedente provvedimento sarebbe decaduto martedì 16 febbraio. LE ALTRE REGIONI – La provincia di Trento, insieme alle regioni Toscana, Liguria e Abruzzo sono passate dalla zona gialla a quella arancione. La Sicilia torna invece in zona gialla, visto che è scaduta la precedente ordinanza. L’Rt medio nazionale attualmente è di 0,95 (intervallo 0,86 – 1,06) rispetto allo 0,84 della scorsa settimana. In Umbria l’Rt è di 1,2 (1,13 – 1,26).

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

Articoli correlati