Si torna a conferire nella discarica di Sant’Orsola di Spoleto con l’idea di creare un biodigestore. E’ questo l’obiettivo dell’Ati3, ambito territoriale integrato che raccoglie i comuni della Valle Umbra Sud. Il tema è sempre quello dei rifiuti a poco più di cinque mesi alla fine dell’anno, termine ultimo per portare la raccolta differenziata al 50% per non incorrere in sanzioni. Per farlo, i territori dell’Ati3 dovranno dare una forte sterzata all’andamento degli ultimi anni. Stando infatti all’ultimo rapporto dell’Arpa Umbria, tra Foligno e Spoleto la raccolta differenziata si attesta intorno al 40% con solamente quattro comuni sopra il 50%, ovvero Campello, Trevi, Gualdo Cattaneo e Giano dell’Umbria. La buona notizia per i contribuenti della Valle Umbra Sud è legata alla riapertura della discarica di Sant’Orsola, con Vus che da circa due settimane può tornare a conferire i rifiuti nel sito spoletino. In soldoni, ciò significa che si risparmierà sul costo di trasporto dei mezzi, che non dovranno raggiungere Borgo Giglione di Magione, come spiegato ai microfoni di Rgu dal direttore Ati3 Fausto Galilei. Ma in cantiere ci sono altre idee per migliorare la qualità della raccolta differenziata. In programma c’è infatti la realizzazione di un biodigestore. Sul piatto ci sono 7,7 milioni di euro della Regione che verranno ripartiti tra i vari ambiti. Soldi che serviranno all’Ati3 per nuovi impianti. Oltre al biodigestore si pensa infatti anche ad un impianto per il combustibile solido secondario.
In fondo all’articolo l’audio dell’intervista a Fausto Galilei, direttore Ati3.