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Filipponi: “L’amministrazione dica quanto è costato il trasferimento del Sert in viale Ancona”

Pubblicato il 19 Agosto 2014 14:09 - Modificato il 6 Settembre 2023 02:41

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Quali costi sono stati sostenuti per il trasferimento del Sert di Foligno in viale Ancona. È la domanda che la consigliera comunale di Impegno civile, Stefania Filipponi, rivolge con un’interrogazione ad hoc all’amministrazione, dopo le dichiarazioni della scorsa settimana del sindaco Mismetti su un possibile nuovo spostamento della struttura nella sede del San Giovanni Battista. La Filipponi dice di accogliere positivamente il ripensamento di Ausl Umbria 2 e Comune di Foligno, ma vuole vederci chiaro sulle spese sostenute in termini di lavori effettuati per rendere la sede di viale Ancona idonea ad ospitare il Servizio per le tossicodipendenze, sui canoni di affitto già pagati al proprietario dello stabile e sulle possibili penali da pagare in caso di rescissione del contratto di locazione. La consigliera di Impegno civile si chiede anche se non fosse stato possibile optare già lo scorso anno, prima dunque del trasferimento, per una sede all’interno dell’ospedale cittadino, “evitando così – scrive – disagi ai residenti, ma soprattutto lo sperpero di denaro pubblico”. Stefania Filipponi è poi intervenuta sul progetto di riorganizzazione dei servizi sanitari territoriali, presentato la scorsa settimana dal direttore generale dell’Ausl Umbria 2, Sandro Fratini, e che prevede la loro concentrazione all’interno del centro storico folignate. Due le domande rispetto alle quali chiede risposta. In primis se “al momento della vendita a privati dell’immobile dell’ex ospedale era stata prevista la realizzazione della Casa della salute” e poi “perchè si è deciso di mantenere la proprietà della sola area dell’ex pronto soccorso, zona che oggi si ritiene inadeguata ad accogliere la nuova struttura, obbligando quindi la Ausl ad effettuare dismissioni e nuovi acquisti, per rendere pienamente operativo il polo”. Si riaccendono quindi le polemiche su una questione che già nei mesi scorsi aveva infiammato gli animi di residenti e non.

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