24.1 C
Foligno
giovedì, Settembre 18, 2025
HomeCronacaCommando albanese in centro durante la Quintana: duro intervento di Metelli

Commando albanese in centro durante la Quintana: duro intervento di Metelli

Pubblicato il 7 Settembre 2014 17:01 - Modificato il 6 Settembre 2023 02:30

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Addio a Massimo Catarinucci

Settantaquattro anni, è venuto a mancare nella mattinata di giovedì 18 settembre. Dall’impegno politico a quello sociale, soprattutto nel campo della disabilità: era una figura molto apprezzata nel territorio

Foligno torna a manifestare per Gaza

Venerdì 19 in piazza XX Settembre si terrà una nuova iniziativa a sostegno del popolo palestinese. “Restiamo umani” il messaggio lanciato dagli organizzatori, sulle orme di Vittorio Arrigoni

Quintana, terremoto in casa Pugilli: si dimette il priore

A fare un passo indietro anche il suo vice e il segretario, che lasciano a meno di un anno da dalla scadenza del mandato: il Pugilli va verso nuove elezioni. Nella mattinata anche l’annuncio del divorzio con Chicchini

“Non si può lasciare la città in mano ai teppisti”. Con queste parole il Presidente dell’Ente, Domenico Metelli, è tornato sulla vicenda della barbara aggressione ad un consigliere del Rione La Mora di venerdì scorso. “Non possiamo tollerare che un quintanaro venga aggredito – ribadisce il Presidente – perché chi tocca la Quintana insulta la città. Il raid teppistico, perché di questo si tratta, conferma ancora un a volta che la città non è controllata a dovere. E per questo invito il sindaco Mismetti a prendere provvedimenti e chiedo alle forze dell’ordine di intensificare i controlli magari chiedendo rinforzi. Le taverne, voglio ripeterlo, sono luoghi di aggregazione e di sano divertimento. L’Ente ha imposto degli orari di apertura e, soprattutto, controlla capillarmente la somministrazione del vino, insomma nei Rioni riusciamo a tenere la situazione sotto controllo, ma non ce la facciamo e non possiamo fare anche ordine pubblico. Quello che si è verificato venerdì sera non è mai accaduto nel periodo della Quintana. Non si può tollerare che qualcuno entri in una taverna indisturbato solo per fare danni. I responsabili del Rione La Mora hanno invitato cortesemente il gruppo di ragazzi ad uscire e, per tutta risposta, sono diventati oggetto di una vera e propria spedizione punitiva di picchiatori con tanto di armi da fuoco. Sono vicino al rioanle de La Mora, che è stato picchiato dal gruppo di teppisti. Se è vero che la Quintana è la città – ha concluso il Presidente – allora lo schiaffo subito venerdì sera non brucia solo alla manifestazione, ma è un’offesa alla nostra città”. 

Articoli correlati