10.3 C
Foligno
martedì, Dicembre 2, 2025
HomeCronaca"Pronto? Sono padre Antonio, ho bisogno di soldi". Ma è una truffa

“Pronto? Sono padre Antonio, ho bisogno di soldi”. Ma è una truffa

Pubblicato il 31 Ottobre 2014 15:51 - Modificato il 6 Settembre 2023 01:55

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Foligno, in prova ai servizi sociali spacciava hashish e cocaina

Nel pomeriggio di lunedì la polizia ha rintracciato e arrestato una 61enne che aveva imbastito un’importante attività di vendita di droga in pieno centro storico. Revocata la misura alternativa al carcere, è stata portata a Capanne

Cambio in panchina per l’Atletico: via Iorio, torna Battistone

A costare l'addio le quattro sconfitte e i tre pareggi racimolati finora in campionato. A guidare le Cinghialette d'ora in poi sarà l'ex coach, che fino allo scorso anno aveva seguito la squadra in Serie A

Anche a Foligno arriva la tassa di soggiorno

Dal 1° aprile 2026 chi visiterà la città della Quintana pagherà un'imposta compresa tra uno e due euro. Previsto un gettito maggiore a 400mila euro

“Pronto, sono padre Antonio. Ti ricordi, eravamo insieme in seminario..”. E’ così che un 58enne di origini campane è riuscito a truffare un parroco di Foligno che, cadendo nel tranello del finto “padre Antonio”, aveva versato nella sua carta prepagata 1250 euro. Il finto “don” è stato arrestato per truffa e sostituzione di persona dai carabinieri del nucleo operativo di Foligno. A far scattare le indagini è stato proprio il religioso truffato, rivoltosi ai militari perché accortosi di essere stato raggirato. Ed effettivamente è stato così. Il sedicente padre Antonio, facendo finta di telefonare da Roma, aveva chiesto al prete, quello vero, un sostegno economico per una famiglia bisognosa di Foligno che rischiava di essere sfrattato. La situazione prospettata e la presenza di bambini in tenera età avevano convinto il parroco folignate ad aiutare il collega e quindi la famiglia di Foligno, con una prima elargizione di danaro. Il truffatore per ricevere la somma aveva fornito il numero di una carta prepagata Postepay a cui il prelato aveva versato la somma richiesta. Purtroppo il delinquente dopo aver ricevuto il primo accredito aveva persistito nella sua truffa richiedendo subito ulteriori somme di danaro al sacerdote, che, nel giro di alcuni giorni, aveva versato al sedicente “padre Antonio” la somma di euro 1.250,00. Proprio l’insistenza di queste richieste aveva insospettito il religioso che pertanto aveva deciso di raccontare tutto ai carabinieri temendo che ci potesse essere qualcosa che non quadrava. E’ così che i carabinieri, dopo aver ricevuto la segnalazione, hanno deciso di organizzare una consegna controllata di denaro. Quando “padre Antonio” si è presentato per ritirare la busta lasciatagli dal vero religioso, ha trovato i carabinieri ad attenderlo. I militari hanno scoperto che il 58 enne campano, già residente ad Alessandria, non era nuovo a queste truffe. L’uomo, arrestato, si trova nel carcere di Spoleto.

 

Articoli correlati