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Dall’ambiente al turismo, il nuovo attacco di Sauro Presenzini all’amministrazione Mismetti

Pubblicato il 1 Novembre 2014 14:58 - Modificato il 6 Settembre 2023 01:55

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Dopo l’attribuzione, solo una settimana fa, del “Premio Attila” all’amministrazione Mismetti, il coordinatore delle guardie ambientali di Foligno, Sauro Presenzini, torna di nuovo all’attacco e lo fa parlando di turismo. A finire nel mirino dell’esponente folignate del Wwf è, questa volta, l’assessore Giovanni Patriarchi, del quale Presenzini chiede le dimissioni. “L’assessore spieghi ai cittadini – scrive in una nota – come fa un museo piccolo come quello di Montefalco e con meno offerta di spazi e di opere ad avere il triplo dei visitatori di palazzo Trinci. Spieghi perché un territorio che vanta di essere centrale non abbia un totem informativo, ad esempio alla stazione ferroviaria e nei parcheggi principali della città, dal quale il turista possa vedere la disponibilità di camere, prezzi e categoria di ogni hotel della zona e prenotare autonomamente la stanza o capire quali eventi sono fruibili, quali prezzi praticano i vari ristoranti, quali le loro specialità. Se non si è capaci di progettare, credere, amare, trovare risorse, avere idee per una città, dovrebbe dimettersi per propria dignità, perché magari il consiglio comunale non ha investito e attribuito le giuste risorse per il rilancio della città al suo assessorato”. Questo, uno dei tanti passaggi riportati nella nota, una nota in cui spiega come “il rilancio del centro storico non può prescindere dal turismo che è anzi – prosegue – in questi tempi di cricita, l’unico vero volano dell’economia”. “Foligno e il suo circondario – sottolinea – hanno un’enorme potenzialità attrattiva in termini artistici, ambientali ed enogastronomici. Un giacimento di valore e ricchezza rimasto sconosciuto e ad oggi non sfruttato, piuttosto ignorato e sottovalutato, ‘maltrattato’ da persone incapaci politicamente di capirne il significato, di gestirlo correttamente e valorizzarlo adeguatamente”. L’esponente del Wwf punta il dito contro quella che definisce “una classe politica inetta, che ha da sempre sonnecchiato, incapace di cogliere le opportunità del proprio territorio”. Da parte sua, però, mette nero su bianco anche quelle che potrebbero essere possibili soluzioni o strade praticabili per invertire la rotta. “Si tratta innanzitutto di censire, scoprire e riscoprire tutte le bellezze che il nostro comprensorio può offrire, molte delle quali spesso nascoste, dimenticate o chiuse alla fruizione. Come, ad esempio, i quasi 100 palazzi storici di Foligno”. Dalla protesta, dunque, alla proposta. Il Wwf pensa alla chiusura del centro storico ed alla promozione di pacchetti turistici a tutto campo. Ma non solo. Per Presenzini la comunicazione deve passare attraverso il web che – dichiara – “oggi consente di informare senza spendere, se non lo stretto necessario”. Da ultimo, poi, il coinvolgimento di tutta la comunità. “Ognuno di noi – conclude – ha una sua tessera di conoscenza che và però assemblata in un quadro d’insieme da restituire alla conoscenza, costruendo un ‘percorso di narrazione’ e di guida per tutti, anche per quei folignati – conclude – che vivono ignari delle bellezze che li circondano, pur vivendoci gomito a gomito, pur vivendoci dentro”.

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