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Si sblocca la vertenza dell’Ast, apportate modifiche al piano industriale

Pubblicato il 6 Novembre 2014 17:27 - Modificato il 6 Settembre 2023 01:51

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Giovedì mattina nuovo presidio dei dipendenti delle Acciaierie Speciali di Terni davanti al ministero dello sviluppo economico in occasione dell’incontro tra governo, sindacati e proprietà per la riapertura delle trattative sul futuro dell’Ast. 350 lavoratori ternani, al coro di “la città dell’acciaio siamo noi” e “giù le mani dall’Ast”, hanno atteso davanti al Mise la conclusione del vertice al quale hanno preso parte il ministro dello sviluppo economico Federica Guidi, l’amministratore delegato di Ast Lucia Moreselli e i segretari nazionali di Fiom, Fim e Uilm Maurizio Landini, Marco Bentivoglio e Gugliemo Gambardella. Presenti anche la Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo. Nessuno scontro questa volta lungo le strade di Roma, anche se i dipendenti hanno intonato cori contro le forze di polizia mentre hanno acclamato il conduttore della trasmissione di Rai Tre Gazebo – Diego Bianchini, presente al presidio – il quale nella sua trasmissione aveva mostrato immagini esclusive degli scontri di mercoledì scorso tra i manifestanti e le forze dell’ordine. A conclusione del vertice, comunque, è stato il ministro Federica Guidi ad annunciare che l’azienda ha accolto le indicazioni del Governo apportando modifiche al piano industriale relativamente al mantenimento dei due forni, alla predisposizione di un investimento di 200 milioni di euro per lo stabilimento ternano e la prosecuzione della produzione per un totale di un milione di tonnellate. Inoltre l’amministratore delegato Lucia Morselli ha mostrato la più ampia disponibilità a procedere al pagamento degli stipendi. I sindacati hanno accolto le novità presentate dalla proprietà esonerando dallo sciopero – tutt’ora in atto – i lavoratori delle aree amministrative competenti al fine di predisporre i pagamenti degli stipendi, che saranno erogati entro lunedì prossimo a tutti i dipendenti. Vertenza sbloccata, dunque, per il ministero il quale ha annunciato la convocazione di un incontro per lunedì 10 novembre  tra organizzazioni sindacali ed azienda al fine di entrare nel merito del nuovo piano industriale. Per il segretario nazionale di Fiom Maurizio Landini, però, i problemi restano. Nonostante, infatti, i passi avanti dell’azienda presentati giovedì mattina durante l’incontro, per Landini resta aperta la trattativa su stipendi e licenziamenti. Lo stesso sindacalista ha annunciato la convocazione di un’assemblea a Terni per martedì 11 novembre durante la quale si discuterà delle novità che emergeranno nell’incontro di lunedì tra proprietà e sindacati. 

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