Prima il presidio, poi la tavola rotonda. Due diversi momenti e due diverse modalità per tornare ad accendere i riflettori su una stessa questione, quella che riguarda il sistema sanitario nazionale e il diritto alla salute. Sono questi, infatti, gli elementi al centro della giornata di incontro e confronto promossa a Foligno dalla Camera del lavoro territoriale della Cgil.
Dal titolo “Salute e sanità. Salviamo il Ssn, difendiamo il diritto alla salute”, l’evento è in agenda per lunedì 4 novembre e, come detto, si svilupperà in due diversi momenti. Il primo alle 14.30 con un presidio davanti all’ingresso dell’ospedale cittadino. Il secondo, invece a seguire, si terrà alle 16 nella sala Alesini, sempre all’interno del “San Giovanni Battista”. Sarà lì che si terrà la tavola rotonda a cui prenderanno parte diverse voci, a cominciare naturalmente da quelle dello stesso sindacato. A introdurre l’incontro e coordinare i lavori sarà il segretario della Cgil Perugia, Augustio Paolucci, mentre le conclusioni spetteranno al segretario generale della Cgil Perugia, Simone Campanelli. Nel mezzo, come detto, diversi interventi. Nell’ordine: Enrico Giovannetti del dipartimento di Economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia; Maria Rita Lorenzetti, ex presidente della Regione Umbria; Mariella Pinchi, delegata Rsu Sanità Foligno della Fp Cgil; Paolo Paolucci della Lega Spi Cgil Foligno; Vanessa Casciola, infermiera della medicina territoriale di Foligno; e Mario Margasini, direttore Nuove Ri-Generazioni Umbria. Questi, dunque, i relatori che prenderanno la parola nel corso del pomeriggio per trattare, ciascuno per le proprie competenze ed esperienza, l’articolato quanto delicato tema sanitario. Tema che, le cronache quotidiane ne sono una testimonianza, sta infuocando con sempre più frequenza il dibattito tanto nazionale quanto locale con schermaglie tra maggioranza ed opposizione, tra carenza di personale e liste d’attesa, solo per citare due degli aspetti più discussi.
Ma la sanità, soprattutto quella locale, negli ultimi giorni è stata al centro anche di altre vicende, legate alla cronaca. Solo pochi giorni fa, infatti, un’infermiera ed un medico del “San Giovanni Battista” sono stati vittime di un’aggressione, che ha reso necessario l’intervento della polizia e che costerà al responsabile, un 60enne, un procedimento penale per lesioni. Numeri alla mano, la terza dall’inizio dell’anno a cui ha fatto da sfondo l’ospedale folignate. E proprio nelle scorse ore ad intervenire sul grave episodio di cronaca è stato l’Ordine delle professioni infermieristiche di Perugia, per esprimere “la più profonda solidarietà ai colleghi dell’ospedale di Foligno, vittime – sottolineano – di un inaccettabile atto di violenza”. Questo tragico episodio – si legge nella nota – ci ricorda quanto sia fondamentale proteggere coloro che, ogni giorno, si dedicano con impegno e passione alla salute e al benessere degli altri”. Parlando di un fenomeno “in costante e rapida crescita”, l’Opi rimarca la necessità di “rispetto e dignità” nei confronti dei sanitari ma anche di sensibilizzazione della comunità su quello che apostrofano come “un tema cruciale”. “La violenza – proseguono – non è mai una risposta: è un gesto che distrugge il legame di fiducia fondamentale tra pazienti e operatori sanitari. Insieme – concludono dall’Opi -, possiamo costruire un ambiente di lavoro più sicuro e una società che riconosce e valorizza il contributo di chi si prende cura della salute degli altri”.