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Fils: fumata nera tra sindacati e Comune sul piano industriale

Pubblicato il 10 Novembre 2014 16:46 - Modificato il 6 Settembre 2023 01:49

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Fumata nera sul piano industriale della Fils. E' il risultato dell'ultimo incontro tra le organizzazioni sindacali Fp-Cgil, Fp-Cisl e Fpl-Uil. Nel vertice di venerdì scorso erano presenti l'amministratore delegato di Fils Stefano Mattioli, l'assessore Elia Sigismondi ed il legale della S.p.a., l'avvocato Federico Muzi. Per i sindacati, “non sono emersi significativi cambiamenti rispetto al precedente incontro del 9 ottobre”. Una fase di stallo dovuta ad un piano industriale che non viene condiviso dai sindacati. Se da una parte infatti si parla di “buone intenzioni”, per i sindacalisti Russo, Ceccarini e Cesarini, l'attuale piano industriale “non sarà in grado di tamponare l'emergenza economica e finanziaria e, in ogni caso, peggiorerà in qualità dei servizi, portandoli a livelli inaccettabili”. La minaccia è quella di mettere in campo dure iniziative di protesta, qualora il Comune di Foligno non cambi effettivamente l'indirizzo della società partecipata. A detta dei sindacati infatti, il rischio è che, con la strada attualmente delineata dai vertici di Fils e dall'amministrazione comunale, si rischia solamente di allungare l'agonia dell'azienda. Con questo piano industriale, affermano i sindacati, “gli unici a rimetterci sono i lavoratori con demansionamenti, riduzione dell'orario e perdita del posto di lavoro, a fronte di nessuna riorganizzazione effettiva dei servizi. Appare del tutto incomprensibile – spiegano - il fatto che alcune partecipate del Comune di Foligno stanno creando nuovi posti di lavoro, mentre la Fils parla di esuberi di personale, nonostante la legge preveda la compensazione delle dotazioni organiche tra società”.

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