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Jp Industries, i sindacati contro la chiusura dello stabilimento di Gaifana

Pubblicato il 9 Gennaio 2015 17:29 - Modificato il 6 Settembre 2023 01:14

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Situazione ancora in bilico per lo stabilimento di Colle di Nocera della Jp Industries. A smuovere gli animi delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil e Fiom, Fim e Uilm dell’Umbria le parole del presidente dell’azienda Giovanni Porcarelli durante la consegna del pacco di Natale ai dipendenti di Gaifana, che ha illustrato il modo in cui intenderà procedere da qui ai prossimi mesi. In ballo la ripresa della produzione a pieno regime da febbraio e l’accordo imminente con gli istituti di credito, ma anche notizie amare per i lavoratori umbri come spiegato ai microfoni di Radio Gente Umbra da Luciano Recchioni di Fiom Cgil: “In quella occasione il presidente ha annunciato che ha intenzione di far ripartire la produzione con un certo criterio entro febbraio, notizia che i lavoratori hanno accolto positivamente, però poi dalle sue parole abbiamo capito che restano forti perplessità e forti dubbi sulla prosecuzione della produzione nello stabilimento di Gaifana”. 

E cosi le organizzazioni sindacali hanno deciso di annunciare alla proprietà, ma anche al Governo, la loro presa di distanza dall’eventuale chiusura dello stabilimento di Colle di Nocera al fine di garantire un futuro industriale al territorio della fascia appenninica umbra: “Noi riteniamo che sia ancora utile puntare sul sito di Gaifana, questo è il messaggio che vogliamo mandare alla Jp ed in particolare modo al Governo”.  

I tempi ormai stringono e sia per la questione dell’accordo con gli istituti di credito – annunciato ormai da diversi mesi anche dal sottosegretario allo sviluppo economico Claudio de Vicnenti –  che per la volontà di Porcarelli di riprendere la produzione a pieno regime da febbraio, i sindacati auspicano in un incontro con il governo affinché si faccia luce su quello che sarà il futuro dei 350 dipendenti di Colle di Nocera: “La nostra preoccupazione è il mantenimento dei 350 operai. Finché c’è la cassa integrazione i lavoratori hanno qualche garanzia ma nel momento in cui cesserà – ed alla fine del 2015 è prevista la fine dell’ammortizzatore sociale per i dipendenti della Jp Industries – dobbiamo essere proiettati al futuro. Stiamo ancora attendendo di avere questo incontro romano che chiarisca definitivamente i contenuti dell’ accordo tra le banche e la proprietà”.

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