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Foligno, Fratini: “Il Sert rimarrà in viale Ancona”

Pubblicato il 26 Gennaio 2015 21:41 - Modificato il 6 Settembre 2023 01:06

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Il Sert rimarrà in viale Ancona. Lo ha detto il direttore generale dell’Ausl Umbria 2, Sandro Fratini, lunedì pomeriggio nel corso dell’incontro che si è tenuto nella sala Pio La Torre di palazzo Orfini Podestà, dove ha incontrato i membri della terza commissione consiliare folignate e quelli della commissione controllo e garanzia. “È una realtà che ad oggi usufruisce di uno spazio di 500 metri quadrati – ha detto – per cui non è facile ricollocarlo in un’altra area della città. Al momento non ho idee su dove lo si potrebbe spostare, ma se si dovesse trovare una soluzione migliore allora ne riparleremo”. La vicenda del Sert non è stata comunque l’unica a tenere banco nel corso dell’audizione. CASO MARIANI – Tra i temi caldi sottoposti all’attenzione di Sandro Fratini – accompagnato dal numero uno del presidio ospedaliero folignate, Franco Santocchia – anche la questione delle tanto discusse dimissioni del chirurgo Enrico Mariani. “Stiamo parlando di un professionista – ha spiegato al riguardo – che da due anni ha raggiunto l’età pensionabile e che in questi giorni sta decidendo se prolungare la sua esperienza con noi o meno. Non ci resta che attendere – ha proseguito Fratini – lasciandolo tranquillo di scegliere per il meglio. Fermo restando che non potrà comunque rimanere in servizio per più di un anno e mezzo. Il raggiungimento degli anni contributivi lo costringerà comunque a lasciare”. RIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI – Nel mezzo, comunque, diciotto mesi in cui il chirurgo contribuirebbe alla riorganizzazione del sistema sanitario, che prevede l’integrazione tra i servizi dei diversi presidi ospedalieri di competenza dell’Ausl Umbria 2, in un’ottica di razionalizzazione. “L’idea – ha commentato Sandro Fratini – è quella di un ospedale unico con un corridoio di venti chilometri”. Il riferimento è alla collaborazione tra le realtà di Foligno e Spoleto. “Per rimanere un ospedale di un certo livello – ha spiegato – è necessario rispettare determinati criteri quantitativi e qualitativi stabiliti a livello nazionale. Attraverso la razionalizzazione, puntiamo al raggiungimento di numeri importanti, che ci permettano il mantenimento dei vari servizi. Questo ci impone una stretta collaborazione non solo a livello di strutture, ma anche di personale impiegato”. Per Sandro Fratini l’imperativo deve essere, dunque, quello dell’integrazione da non vedere come impoverimento ma come crescita. In cantiere tanti progetti, a cominciare dal concorso per un primariato a Spoleto ed uno per il reparto di urologia di Foligno. Previsto poi il trasferimento di determinati servizi – come la palestra e la guardia medica – per mettere a disposizione dell’utenza nuovi posti letto, soprattutto in virtù dell’aumento degli accessi registrati nell’ultimo anno e provenienti non solo dalla città della Quintana, ma anche da Comuni più o meno vicini. LISTE D’ATTESA – Per quanto riguarda le liste di attesa, ad oggi, per Sandro Fratini la situazione appare migliorata in virtù dell’investimento di 750mila euro fatto non più tardi di un mese fa. “Le situazioni critiche – ha spiegato – riguardano solo esami complessi come la colonoscopia o molto richiesti come i servizi di oculistica. SERVIZI TERRITORIALI – Tra gli argomenti toccati da Sandro Fratini anche il capitolo dei servizi territoriali. “Il prossimo 18 febbraio – ha annunciato – inaugureremo il distretto nei locali del vecchio ospedale. Purtroppo non riusciremo a collocare tutti i servizi, ma stiamo lavorando con l’idea di alienare parte del nostro patrimonio al fine di acquistare altri spazi e concentrare tutto all’interno di una stessa area. La speranza – ha concluso – è di portare a compimento quest’operazione entro la fine dell’anno”. PARCHEGGIO – Ultimo argomento all’ordine del giorno la questione del parcheggio del nuovo ospedale, per il quale sarebbe al vaglio un ulteriore ampliamento. Niente da fare, invece, per porre rimedio alla questione dei cosiddetti “parcheggiatori abusivi”, la cui presenza tanto fa discutere in città. Insomma, un quadro a 360 gradi quello illustrato dal diretto Fratini che ha fatto luce su tutte le questioni poste al vaglio dai commissari.  

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