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Ex Zuccherificio, per il Tar “nullo” l’accordo del 2019 tra Comune e Coop

Del 7 maggio scorso la sentenza che dà ragione all’amministrazione folignate che non aveva dato esecuzione all’intesa. Il sindaco Zuccarini “Confermata la bontà delle nostre scelte”

Pubblicato il 31 Maggio 2024 20:55 - Modificato il 1 Giugno 2024 13:05

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“Avevamo ragione noi, quell’accordo era illegittimo, non gli abbiamo dato esecuzione e siamo orgogliosi”. Commenta così il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, la sentenza con cui il Tar dell’Umbria si è pronunciato sull’accordo sottoscritto da Coop Centro Italia e Comune di Foligno nel 2019 sull’area dell’ex Zuccherificio, dichiarandone di fatto “la nullità”. La decisione è arrivata in seno alla seduta in camera di consiglio che si è tenuta il 7 maggio scorso. Per il primo cittadino folignate si tratta di “un grande giorno per la città di Foligno, perché – ha dichiarato – sgomberiamo il campo da tutte le pretese di Coop e viene confermata la bontà delle nostre scelte sul non dare esecuzione all’accordo procedimentale”.

Dichiarazioni pronunciate in occasione della conferenza stampa che si è tenuta nel pomeriggio di venerdì 31 maggio, nel corso della quale il sindaco Zuccarini ha ripercorso – insieme al suo vice Riccardo Meloni e agli assessori Marco Cesaro e Decio Barili – l’intera vicenda. Vicenda che, come detto, risale al 2019 quando, appunto, era stato siglato un accordo solo tra il Comune di Foligno e Coop Centro Italia senza il coinvolgimento di Magazzini Gabrielli e che l’attuale giunta apostrofò fin da subito come una “polpetta avvelenata”, al punto da non dargli seguito una volta eletta alla guida della città. “Accordo che – ha spiegato Zuccarini – prevedeva tutta una serie di adempimenti a carico del Comune di Foligno in favore di Coop per quanto riguarda l’area dell’ex Zuccherificio e quella dei Cipressi che era stata ad esso collegata per lo spostamento di cubature”.

La mancata esecuzione dell’accordo, dunque, aveva spinto nel 2021 Coop a fare ricorso “per l’accertamento e la dichiarazione dell’inadempimento da parte del Comune di Foligno degli obblighi dallo stesso Ente assunti con l’accordo e per la condanna dell’amministrazione comunale al risarcimento del danno”, quantificato in 32,5 milioni di euro. Nel 2022 il Comune di Foligno, da parte sua, aveva chiesto “l’annullamento e/o l’accertamento e la declaratoria di nullità dell’accordo amministrativo”. Per arrivare ad oggi con la sentenza del Tar che, come detto, si è pronunciato sulla “nullità” dell’intesa.

“Abbiamo approfondito la tutta la materia, grazie anche al lavoro fatto dall’allora dirigente dell’Area Governo del Territorio, Antonia Fratino, che ci ha messo nel binario giusto – ha spiegato l’assessore Cesaro -: ci siamo assunti una grande responsabilità vista anche la pendenza del risarcimento. La cosa più facile da fare sarebbe stata dare seguito all’accordo e se le cose non fossero andate bene avremmo potuto addebitare la responsabilità alla vecchia giunta: non lo abbiamo fatto – ha quindi sottolineato – perché il nostro interesse era il bene della città. Sapevamo di essere nel giusto e oggi c’è qualcuno che lo certifica. Siamo disponibili a trattare con Coop che resta proprietaria dell’area, al di là delle sciocchezze che sentiamo dire anche in questa campagna elettorale”.

“L’accordo – gli ha fatto eco l’assessore Decio Barili – prevedeva che Coop perseguisse le proprie legittime aspettative, ma realizzando un intervento urbanistico che non era di interesse della città: ci siamo accorti di questo e abbiamo preso atto che c’era ancora spazio per proseguire nel giudizio. Non abbiamo fatto altro che tentare di individuare quello che era giusto fare o non fare per Foligno. Ora possiamo pensare al futuro, liberi da vincoli e obblighi particolari nell’interesse della città”.

Tre, poi, le considerazioni politiche fatte dal vicesindaco Riccardo Meloni: “La sentenza – ha detto – evidenzia le nostre perplessità; sgombra il campo da richieste di risarcimento che andavano ad inficiare anche il bilancio comunale in virtù di un necessario accantonamento di risorse per far fronte ad eventuali risarcimenti; infine, si riapre il dialogo con Coop per far sì che quell’area di degrado rimanga solo un ricordo”. Intanto, come accennato dal sindaco Zuccarini una prima proposta a Coop sul futuro dell’area sarebbe già stata presentata, anche se ad oggi dalla proprietà non è arrivata alcuna risposta. “Uno dei punti fondamentali – ha spiegato il sindaco Zuccarini, senza entrare nel dettaglio della proposta – è per noi quello della viabilità: non abdicheremo mai all’idea di non far passare, come prevedeva l’accordo, il traffico dentro l’area dell’ex Zuccherificio, sovraccaricando un’area residenziale come quella di via Mameli e via Brigata Garibaldi; la viabilità verrà mantenuta lungo la strada che costeggia il fiume. Inoltre vorremmo migliorare la qualità architettonica degli insediamenti e rendere più visibile la parte retrostante”.

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