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“Un albero per ogni neonato”. E poi? Cresca chi può…

Pubblicato il 25 Febbraio 2015 10:20 - Modificato il 6 Settembre 2023 00:50

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Lo vedete nella foto. Nei pressi della nuova rotatoria che collega via Sportella Marini con via Mameli, snodo viario di recente costruzione nell’ambito dei lavori della variante nord, c’è un cartello. Un cartello che spiega come lì, alle pendici della Flaminia, c’è uno spazio riservato alla piantumazione di alcuni alberi, per seguire le direttive di una legge del 1992 che obbliga i Comuni sopra i 15mila abitanti a seminare una pianta ogni nuovo bambino registrato all’anagrafe. “Qui sono presenti le alberature per i neonati del 2009” recita il cartello, con gli alberi che sono state piantumati grazie anche al contributo della Regione. Sin qui nulla di strano. Se non fosse che, guardando oltre il cartello, il panorama non è certo dei migliori. Dal 2009 ad oggi quegli alberi sarebbero dovuti crescere, magari divenire rigogliosi e dare a quella zona tutt’altro aspetto. Tra tralicci elettrici, asfalto e guard rail, un po’ di verde sistemato lì per una buona causa, non sarebbe stato male. Ed invece sembra di trovarsi di fronte ad una steppa. Un paesaggio brullo e trascurato, dove l’immaginazione porta a tutto tranne ad un segno di speranza per i nuovi nati. Insomma, un’occasione persa.

 

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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