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Ludopatia, a Foligno si alza la guardia. “Ogni giorno bruciati tra i 100 e i 150mila euro”

Pubblicato il 19 Marzo 2015 18:00 - Modificato il 6 Settembre 2023 00:39

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A Foligno si torna a parlare di ludopatia. Dopo l’adesione della città della Quintana alla campagna nazionale “Slotmob” per dire no al gioco d’azzardo, questa volta a farsi promotore di un’iniziativa di sensibilizzazione e prevenzione è il centro sociale “Centro storico di Foligno”, che ha organizzato per sabato un convegno dal titolo “Il gioco d’azzardo patologico non ha età”. Si tratta di un incontro promosso nell’ambito delle tante attività sociali che il centro organizza, con l’obiettivo di contribuire nel proprio piccolo al benessere della comunità. Benessere che oggigiorno viene messo in qualche modo in discussione dalle ludopatie, in virtù dei numeri preoccupanti che il fenomeno sta facendo registrare a livello nazionale. Secondo quanto reso noto dal presidente del centro sociale folignate, Pietro Mercuri, si stima che nel 2012 sono state circa 500mila le persone, tra i 18 e i 74 anni di età, che hanno avuto problemi legati al gioco, nel quale sono stati spesi complessivamente 48 miliardi. Solo nel 2013 sono stati 5mila i soggetti trattati per questa patologia in tutta Italia e l’Umbria, Foligno compresa, non sembra esserne immune, come spiegato dal presidente Mercuri. “Anche nella nostra città ci sono grandi problemi per ciò che riguarda il gioco d’azzardo patologico – ha dichiarato – In Umbria nei primi mesi del 2013 si sono giocati 2 milioni di euro al giorno. Facendo una proporzione rispetto alla popolazione folignate, i numeri sono tra i 100 e 150mila euro euro spesi giornalmente nel gioco. È un fenomeno – ha quindi proseguito – che interessa tutte le fasce di età, dai giovani agli anziani. Ognuno di noi può cadere nella trappola del gioco. Si cerca un colpo di fortuna, si insegue un sogno che però non si realizza mai – ha concluso – e intanto la dipendenza aumenta”. L’appuntamento è quindi per sabato alle 9.30 quando, nella sede di via Oberdan del centro sociale, interverranno esperti del settore come Sonia Biscontini e Silvia Bandini, rispettivamente direttore e consulente psichiatra del dipartimento dipendenze dell’Usl Umbria 2, e Lucia Coco, che oltre ad essere referente del gruppo di lavoro per il gioco d’azzardo patologico dell’Usl Umbria 2 è anche consultore del sindaco per la promozione della salute e del benessere e della qualità della vita.

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