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Spoleto, i lavoratori della Maran chiedono certezze sul futuro

Pubblicato il 3 Luglio 2015 16:12 - Modificato il 5 Settembre 2023 23:41

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I lavoratori della Maran, la società di recupero crediti di Spoleto, respingono la proposta avanzata dall’azienda – relativa ad un contenimento dei costi del lavoro per un periodo di sei anni – e danno mandato alle organizzazioni sindacali per mantenere vivo il confronto tra le parti. È questo, in sintesi, il contenuto dell’assemblea che si è svolta giovedì 2 luglio tra i lavoratori e i rappresentanti sindacali di Fisascat-Cisl e Filcams-Cgil di Perugia. La decisione arriva dopo un’attenta analisi della proposta avanzata nelle settimane scorse dalla società, con lo scopo di mantenere i livelli di competitività nei confronti delle aziende concorrenti che usano in modo massiccio i contratti di collaborazione a progetto. SINDACATI – “Purtroppo, il problema della competitività è una cosa che in parte esiste, visto che il governo ha pensato bene, con le norme sul Jobs Act, di mantenere i contratti a progetto nei call-center – scrivono in una nota Fisascat Cisl e Filcams Cgil – Ai lavoratori, in primo luogo, preme avere certezze sugli assetti della proprietà e sulle prospettive per il futuro,  sapere se la proprietà rimarrà con l’attuale assetto, oppure se esiste una reale concretezza rispetto alle voci di trattative di vendita dell’azienda”. MARTELLINI –  A tal proposito è intervenuto anche il consigliere comunale del Pd Paolo Martellini, che ha scritto al sindaco di Spoleto Fabrizio Cardarelli per segnalare il caso. E più in particolare per avere chiarimenti rispetto al paventato blocco degli scatti di anzianità stipendiali fino al 2021 e alla possibile vendita dell’azienda ad un gruppo svedese, l’Intrum Justitia. Una notizia che “desta particolari preoccupazioni – ha detto Martellini -, in ragione delle ripercussioni che una simile decisione, se confermata, potrebbe causare ai lavoratori e alle loro famiglie”. La Maran è infatti un’importante realtà lavorativa per il territorio spoletino. Così, il consigliere del Pd si è messo a disposizione di Cardarelli per giungere insieme ad una positiva definizione della questione. Ad ogni modo, allo stato attuale, le organizzazioni sindacali sono disponibili a continuare il confronto con la direzione aziendale per avere chiarezza e trovare tutte le soluzioni possibili, che non penalizzino ulteriormente i lavoratori e che siano in grado di mantenere competitivo il gruppo Maran.

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