26.6 C
Foligno
lunedì, Agosto 4, 2025
HomeCronacaCaso Lucentini, interrogato il carabiniere arrestato

Caso Lucentini, interrogato il carabiniere arrestato

Pubblicato il 16 Luglio 2015 17:33 - Modificato il 5 Settembre 2023 23:34

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Giubileo dei Giovani, le emozioni dei pellegrini folignati

C’è chi è partito a piedi e chi ha raggiunto Roma in pullman, ma per tutti quella a Tor Vergata è stata un’esperienza bella e indimenticabile: il racconto dei giovani ma anche dei sacerdoti che li hanno accompagnati

Ss75, auto in avaria viene urtata da una bisarca: mezzi fuori strada e due feriti

L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di lunedì all’altezza di Rivotorto lungo la carreggiata in direzione Foligno, rendendo necessario anche l’intervento dell’elisoccorso per il trasporto dei conducenti in ospedale. Chiusa temporaneamente la corsia di marcia

Innocenzi inarrestabile: per lui il settimo cappotto ad Ascoli

La Giostra marchigiana in onore di Sant’Emidio si è conclusa con una quarta tornata di spareggio tra il “cannibale” e Lorenzo Melosso. A dividerli solo sei punti grazie ai quali il sestiere di Porta Solestà ha portato a casa il 38esimo palio

Dopo due mesi esatti dalla morte dell’appuntato scelto dei carabinieri di Foligno, Emanuele Lucentini, è arrivata la svolta. Mercoledì, infatti, è stato arrestato il collega Emanuele Armeni, autore del colpo partito dalla mitraglietta che ha ucciso, il 16 maggio, scorso l’appuntato Lucentini. L’arresto è avvenuto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio volontario. Il fatto era accaduto – lo ricordiamo –  all’interno della caserma dei carabinieri di Foligno, al momento di “smontare” dal turno di notte che i due colleghi avevano svolto insieme. E se nell’immediato si era parlato di un colpo partito accidentalmente, oggi lo scenario potrebbe essere anche un altro. Giovedì, tuttavia, è stata la volta dell’interrogatorio di garanzia di Armeni, detenuto nel carcere di Spoleto. Il 38enne ha quindi chiarito alcuni aspetti non ancora del tutto chiari, oltre a presentare attraverso il suo legale – l’avvocato Marco Zaccaria – la richiesta di scarcerazione, su cui il giudice competente si è riservato di decidere. Armeni, inoltre, ha continuato a sostenere l’accidentalità dell’evento, contrariamente da quanto avanzato dalla procura che ha parlato di premeditazione, esclusa invece dal gip. “Armeni è sconvolto per la morte del suo collega e continua a proclamarsi innocente”, ha detto l’avvocato Zaccaria sottolineando anche che “nessun movente viene ipotizzato per l’omicidio del carabiniere”. Sul caso comunque continua ad esserci il massimo riserbo. La famiglia di Emanuele Lucentini, ad ogni modo, segue l’evolversi dell’indagine ma preferisce evitare commenti. “Da subito – ha ribadito l’avvocato Giuseppe Berellini che insieme alla collega Maria Antonietta Belluccini rappresenta la famiglia – abbiamo detto che cerchiamo la verità e ogni elemento utile a trovarla è positivo”.

Articoli correlati