Pile di fascicoli accatastati che attendono di essere registrati e che, se la situazione con cambierà, dovranno attendere ancora parecchi mesi. L’entrata in vigore della riforma delle circoscrizioni giudiziarie grava sulle attività degli uffici della Procura: è aumentata la mole di lavoro e diminuito l’organico. Sarebbero all’incirca 9mila i fascicoli che dall’inizio dell’anno sono in attesa di catalogazione a cui si aggiungono circa 6mila procedimenti penali pendenti. La Procura di Spoleto si ritrova così tra gli ultimi posti della classifica nazionale che prende in esame il rapporto tra dotazioni organiche e popolazione nel circondario (220mila persone rispetto agli 80mila del passato). Un procuratore capo, tre sostituti e il personale amministrativo sottodimensionato, un organico decisamente insufficiente a far fronte ai volumi di lavoro che rischiano così di continuare ad aumentare e accumularsi. La soluzione a cui si aspira sarebbe quella di dotare la Procura di quel minimo di risorse umane in più necessarie per poter far fronte alle necessità.