L’appuntamento è per venerdì 21 agosto, quando a Le Prata di Nocera Umbra a partire dalle 16.30 si terrà la terza edizione di “Memorie cantate. Guerra e violenze nella cultura orale dell’Appennino umbro-marchigiano. L’evento, organizzato da Isuc (Istituto per la storia dell’Umbria Contemporanea), Anpi “17 aprile” di Nocera Umbra e dall’associazione “Monte Selva”, ha come primo scopo quello di promuovere la raccolta di testimonianze cantate proliferate dopo la fine delle guerre che insanguinarono il Novecento. “Fatti”, “fattacci”, “miracoli”, diventano il tema di canzoni composte, sulla secolare scia dei cantastorie, da poeti contadini locali o dell’area centro appenninica. Un assaggio di quanto la ricerca va restituendo verrà proposto da informatori della montagna nocerina come Argelia Mingarelli, Settimio Riboloni, Graziano Coccia, Antonio Dominici. Il secondo scopo della manifestazione è quello di accostare il pubblico alla riflessione specialistica degli storici intorno alla memoria della Grande Guerra. Tale compito sarà affidato a Gioachino Lanotte, docente all’Università Cattolica di Milano, e alla sua chitarra. Con lui si ripercorreranno – attraverso canti, inni e canzoni – i passaggi più significativi compiuti dalla società italiana nel percorso di sedimentazione di una memoria collettiva della Prima guerra mondiale. Un percorso che attraversa le differenti fasi di quella immane vicenda: prima (dibattito politico-sociale), durante (conflitto) e, soprattutto, dopo (memoria), utilizzando la canzone come metafora conoscitiva per rilevare la costruzione di una memoria che in cento anni si è rivelata piuttosto inquieta e che ha conosciuto non poche oscillazioni legate ai diversi momenti politico-sociali attraversati dal Paese. Anche da quelle esperienze è maturata in Italia, a partire dagli anni Sessanta, una coscienza collettiva profondamente pacifista che nel tempo è andata articolandosi in impegno politico e di denuncia sociale. Essa ha trovato tra le migliori espressioni musicali il gruppo folk rock “The Gang”. I suoi animatori, Sandro e Marino Severini, nell’intento di fondere il rock con la tradizione popolare, sono stati autori di memorabili ballate riferite alla Resistenza come Euriali e Niso; La pianura dei sette fratelli,dedicata alla memoria dei fratelli Cervi uccisi dai fascisti; 4 maggio 1944, in memoria delle vittime dell’eccidio di Monte Sant’Angelo di Arcevia, durante il quale i nazifascisti trucidarono 63 persone tra partigiani e civili. Un impegno dilatato nel presente con il loro ultimo lavoro Sangue e cenere, del quale a Le Prata eseguiranno alcuni brani. Immersione totale nelle buona musica, fra schegge rare di una tradizione di cantastorie ancora presente nella montagna nocerina e folignate e canti della Grande Guerra sconosciuti ai più giovani. Si inizierà alle 16.30 per proseguire fino a notte, fra le antiche mura di un borgo perso in un mare di verde, a settecento metri di altitudine, a otto chilometri da Nocera Umbra. Da non perdere, dalle 19.30 alle 20.30, la degustazione di piatti locali preparati dall’Associazione “Monte Selva”.
A Le Prata di Nocera Umbra una giornata con le memorie cantate della Grande Guerra
Pubblicato il 6 Agosto 2015 15:11 - Modificato il 5 Settembre 2023 23:23