15.8 C
Foligno
venerdì, Ottobre 31, 2025
HomeEconomiaAncora tutto fermo per l'ex Merloni

Ancora tutto fermo per l’ex Merloni

Pubblicato il 24 Settembre 2015 16:39 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:59

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Centro storico in crisi, il Comune risponde a Confcommercio: “Non accettiamo accuse di immobilismo”

All'indomani della conferenza del presidente Amoni per segnalare l’inefficienza dell'amministrazione, è arrivata la risposta del primo cittadino e della giunta

A Foligno tre mesi di concerti e iniziative musicali con Young Jazz

Tre le rassegne messe a punto per questa nuova edizione della manifestazione, che prenderà il via a novembre per poi concludersi a gennaio. In arrivo artisti di fama internazionale e riflettori accesi sulla disabilità con il progetto “Community"

L’olio Viola ancora nella “hall of fame” dei migliori al mondo

A rientrare nella speciale classifica Flos Olei solo altri 9 produttori, di cui 5 italiani. Inoltre, per l’annata 2026 la realtà folignate è stata premiata con il massimo dei voti: “Curiamo ogni dettaglio per garantire l’eccellenza dell’olio ai nostri clienti”

La lunga vertenza dei lavoratori della Ex Merloni non sembra avere fine. A pochi giorni dalla scadenza dell’ammortizzatore sociale, il 12 ottobre, per i 600 lavoratori in mobilità ancora non si è arrivati ad alcuna soluzione ne per quanto riguarda gli ex lavoratori Merloni ne per i 700 riassorbiti dalla JP Industries di Giovanni Porcarelli. Lo scorso 10 settembre al Ministero dello Sviluppo Economico, è stato convocato un tavolo alla presenza dei rappresentanti delle Regioni Marche ed Umbria, della società JP Industries e delle banche creditrici dell’ex Antonio Merloni. Due gli argomenti principali dei quali si è parlato durante il vertice: la controversia legale tra gli istituti bancari e l’imprenditore Porcarelli, per la quale si attende in autunno la sentenza della Corte di Cassazione e la concessione di finanziamenti alla JP Industries per il proseguimento del progetto industriale. L’incontro si è concluso con la decisione di convocare due tavoli specifici il primo atto a trovare un intesa tra Porcarelli e le banche prima del pronunciamento della Cassazione e il secondo volto a valutare la finanziabilità del progetto industriale della JP. Niente di concreto, insomma, e il sindacato sembra sempre più sconfortato. “Al momento non c’è alcun accordo – ha sottolineato Luciano Recchioni di Fiom-Cgil – sul tavolo ci sono ancora tutte le ipotesi che avevamo anche a luglio, come la possibilità di dare alla JP un pezzo dello stabilimento ed altri accordi raggiunti tra il Governo e le banche, però – aggiunge Recchioni – Porcarelli in quell’occasione aveva la necessità di ottenere un credito, addirittura un prestito, per continuare la sua attività. Siccome su questo ultimo punto al momento ci sono delle tensioni ci troviamo ancora una volta in una situazione di stand by”. E sia per i lavoratori in mobilità che per il pronunciamento della Cassazione non sembra ci siano grosse speranze. “Per quanto riguarda la mobilità non abbiamo davvero alcuna prospettiva  – chiarisce il sindacalista – non so se il Governo tirerà fuori qualche coniglio dal cappello ma pensare che possa essere prorogata, al momento, ci sembra impossibile. L’unica cosa positiva, da quello che ci hanno riferito, è che in Umbria da 600 lavoratori in mobilità siamo passati a 450. Dalla sentenza della Cassazione – conclude Recchioni – noi come sindacato non ci aspettiamo niente di positivo”.

 

Articoli correlati