7.3 C
Foligno
venerdì, Febbraio 14, 2025
HomeCronacaOmicidio Lucentini, la difesa: “La Cassazione scarceri Armeni”

Omicidio Lucentini, la difesa: “La Cassazione scarceri Armeni”

Pubblicato il 23 Ottobre 2015 15:43 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:41

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Poche piogge nella Valle umbra sud, preoccupa la stagione irrigua

Ad esprimere qualche timore sulle disponibilità idriche è il Consorzio della bonificazione, che anticipa l’avvio a breve dell’ammodernamento del distretto di Foligno. Il presidente Montioni: “Gli agricoltori riconsiderino i piani colturali”

Pene più severe per chi beve: i Consorzi umbri del vino scrivono a Salvini

Gli operatori di settore parlano di una “demonizzazione” delle bevande alcoliche da parte dei media e chiedono al governo la diffusione di linee guida per il consumo mentre si valuta la produzione di bottiglie da 0.375 litri per il consumo e la vendita

L’Itt “Da Vinci” al fianco di Emergency contro la guerra 

L’istituto folignate ha aderito all’iniziativa nazionale lanciata dall’associazione fondata da Gino Strada: nella scuola di viale Marconi organizzato un momento di riflessione sui conflitti e affissa la bandiera dedicata al progetto “R1PUD1A”

Rivedere la decisione presa dal Tribunale del riesame di Perugia, che aveva confermato la detenzione in carcere di Emanuele Armeni. È su questa strada che si stanno muovendo i legali dell’appuntato scelto, accusato di omicidio volontario nei confronti del collega Emanuele Lucentini, ucciso da un proiettile lo scorso 16 maggio nel cortile della caserma di Foligno, dove i due militari prestavano servizio. Decisione che gli avvocati di Armeni sperano che la Cassazione ribalti, scarcerando di fatto il loro assistito. Come riportato dalla stampa locale, infatti, la difesa ha presentato il fascicolo con cui ribatte, punto su punto, alle motivazioni che vedono oggi Emanuele Armeni in carcere per l’uccisione del collega, per la quale non sarebbe però ancora noto il movente. Ora che è tutto nero su bianco, non resta dunque che attendere che venga fissata la data dell’udienza e il successivo pronunciamento della Cassazione.  

Articoli correlati