Una piazza della Repubblica gremitissima ha fatto da sfondo, domenica pomeriggio a Foligno, alla cerimonia di apertura della Porta Santa, in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia voluto da Papa Francesco. Tantissimi i fedeli, infatti, che hanno preso parte prima alla processione e successivamente alla Santa Messa celebrata dal vescovo di Foligno, monsignor Gualtiero Sigismondi. Ad aprire la cerimonia è stato il cammino processionale che ha condotto i fedeli dalla Chiesa di San Francesco, che ospita il Santuario della Beata Angela, alla Cattedrale di San Feliciano, nel cuore della città. Una volta in piazza, il lungo corteo si è fermato. Lì, davanti agli occhi di tantissimi devoti, sua eccellenza ha aperto – al suono delle campane del Duomo – la Porta della Misericordia, simbolo del passaggio dal peccato alla gloria. Ed è proprio su questo processo di rinnovamento che monsignor Sigismondi ha incentrato la propria omelia. “Dio – ha detto – gioisce ed esulta quando una creatura umana si lascia rinnovare dal suo amore misericordioso. La sua misericordia è segno della sua amabilità e della sua vicinanza all’uomo peccatore. Non ci sono porte inviolabili per la divina misericordia – ha quindi sottolineato il vescovo folignate – Cosa dobbiamo fare in questo anno? Convertirci sulla soglia della porta che abbiamo appena varcato”. Un invito rivolto ai tantissimi fedeli presenti all’interno della Cattedrale, a cui ha detto di “varcare la soglia in uscita, verso la piazza, verso la città degli uomini. L’anno santo – ha detto – va vissuto alla luce della parola di Gesù, quindi siate misericordiosi come il Padre vostro”. Monsignor Sigismondi ha quindi indicato la via da percorrere nei mesi a venire. “Il primo pellegrinaggio che ciascuno di noi deve compiere per ottenere la misericordia – ha dichiarato – è fare noi stessi misericordia ed essere artigiani della riconciliazione. Poi – ha proseguito – occorre riavvicinarsi al sacramento della penitenza. Infine riscoprire le opere di misericordia corporale e spirituale. Con esultanza – ha quindi concluso il vescovo folignate rivolgendosi ai tanti presenti – entriamo in questo anno santo. Entriamo nel grande abbraccio della misericordia del Padre ed usciamo verso i fratelli con lo spirito del buon samaritano”.