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L’Oma Tonti spicca il volo: altri 130 posti di lavoro entro il 2018

Pubblicato il 16 Gennaio 2016 16:06 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:48

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Dagli attuali 620 lavoratori, l’Oma di Foligno è pronta ad assumerne altri 130 entro il 2018. Gli obiettivi dell’azienda meccanica aeronautica sono stati svelati da chi la dirige, ovvero i fratelli Umberto Nazzareno, Amedeo e Giovanni Tonti. L’occasione è stata la visita di giovedì della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. La governance dell’Oma è pronta ad aumentare di 20 unità la forza lavoro nell’anno in corso, mentre entro il 2018 è prevista l’assunzione di altri 110 lavoratori. Un’azienda da 70 milioni di euro di fatturato e che, oltre i suoi 620 dipendenti, può contare anche su un indotto di altri 600 posti di lavoro. All’estero viene esportato il 68% della produzione, con grandi colossi come clienti, Alenia Aermacchi (Gruppo Finmeccanica), Augusta Westland alla Boeing, Pemco, Nordam ed Airbus elicopter. Nel suo tour, la Marini è stata accompagnata dai fratelli Tonti e dal direttore generale dell’azienda, Vincenzo Rossi. L’Oma punta tutto sulla ricerca per l’innovazione tecnologica. Oltre infatti alla produzione, l’industria aeronautica folignate ha una sezione di ricerca che elabora i propri progetti da poter offrire sul mercato. Oltre 60 gli addetti che lavorano in questo ramo, che collaborano con l’Università di Perugia e di Pisa. “E’ assai significativa l’evoluzione occupazionale della Oma – ha affermato la presidente Marini -, segno questo di una crescita economica che rappresenta il consolidamento di questa industria nel suo mercato di riferimento. Ciò lo si deve soprattutto la fatto che qui sono stati effettuati importanti investimenti in ricerca ed innovazione tecnologica. E siamo orgogliosi di aver contribuito come Regione Umbria a sostenere la Oma nei suoi programmi di ricerca”. Negli ultimi anni, infatti, grazie ai bandi regionali per la ricerca e lo sviluppo (2013 e 2015), finanziati con le risorse comunitarie, l’azienda di Foligno ha ricevuto contributi per circa un milione di euro. “Questa è la principale azienda del cluster dell’industria aerospaziale dell’Umbria – ha concluso la Marini – e mi ha fatto molto piacere visitarla e conoscere da vicino l’altissima qualità delle sue produzioni ed apprezzare la grande competenza dei proprietari, del management e delle maestranze”.

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