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Spoleto, il Cisom è stato commissariato. Il Comune si attiva

Pubblicato il 26 Febbraio 2016 12:02 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:18

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C’è una verità ancora tutta da accertare. Una certezza, invece, sì. Ed è che la sezione spoletina del Cisom, una delle anime della Protezione civile di Spoleto, non è più operativa. E questo perché i vertici regionali dell’associazione, forse anche su sollecitazione di quelli nazionali, hanno deciso di commissariarla e, di conseguenza, requisire anche i mezzi e le attrezzature a loro disposizione. Anche se questo non è altro che l’ultimo atto di una vicenda cominciata nel mese di dicembre scorso, quando una mail indirizzata al gruppo dei volontari di Spoleto, annunciava la rimozione dell’incarico a coordinatore del Cisom di Dante Rossi. Anzi, il penultimo, ad onor del vero. Dato che la questione ha “bloccato” anche il consiglio comunale di giovedì scorso per una sorta di “conclave” che ha chiamato a raccolta il sindaco Cardarelli, i capigruppo comunali, il presidente del consiglio comunale, Giampiero Panfili e, ovviamente, i volontari. Ma andiamo con ordine. La prima brutta notizia per i volontari del Cisom arriva a dicembre, e in quella comunicazione c’era scritto che Dante Rossi veniva rimosso dall’incarico di capogruppo. Passa qualche giorno, e le festività natalizie, e di verdetto ne arriva un altro: la sezione del Cisom di Spoleto è commissariata. E la conseguenza è che pure mezzi e attrezzature, compreso un defibrillatore, verranno portati via. Così ben 29 dei 31 volontari si dimettono, entrando a far parte di quella associazione che solo poco tempo fa si era fusa con il Cisom, ovvero l’unità cinofila de Le Aquile. Mentre a coordinare il gruppo, a interim, verrà coordinato dal capogruppo di Terni, Maurizio Valentini. Ma c’è dell’altro che rischia di creare un “caso nel caso”. Già, perché “il Cisom ha stipulato una convenzione con il Comune di Spoleto – spiega l’ormai ex vice capogruppo del Cisom di Spoleto, Simone Sensi – grazie a questo patto, in caso di neve, ad esempio, l’ente poteva contare sulla sezione spoletina del Cisom per l’impiego di un fuoristrada e otto volontari. Ora senza mezzi e con due soli volontari, il servizio viene sicuramente meno”. Senza contare poi che al Comune di Spoleto, questa convenzione, costava anche 3 mila euro l’anno. Ma cosa è successo? A oggi, ancora non è ben chiara la motivazione che ha portati i vertici del Cisom a prendere una simile decisione. C’è chi dice che c’era qualche attrito tra la sezione spoletina e gli organi superiori, o un presunto conflitto d’interessi per il doppio incarico di Dante Rossi dopo che Le Aquile sono confluite nel Cisom, ma queste, ovviamente, restano solo ipotesi dato che un quadro chiaro della situazione non è dato ancora saperlo nemmeno agli stessi volontari. La vicenda, anche se in maniera inattesa, è finita dunque in consiglio comunale. E pur non essendo un argomento all’ordine del giorno, il presidente Panfili ha sospeso per più di mezz’ora la seduta, su sollecitazione dei consiglieri Aliero Dominici e Laura Zampa, per accogliere le istanze dei volontari presenti insieme al sindaco Cardarelli e a tutti i capigruppo. “Approfondiremo la vicenda per capire meglio cosa è successo”, è stato l’unico commento fatto dal presidente del consiglio comunale, Giampiero Panfili. 

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