“Dal punto di vista numerico, Mismetti ha ancora una maggioranza?”. E’ la domanda che si pone Stefania Filipponi, capogruppo in consiglio comunale di Impegno Civile, intervenendo sulla vicenda legata all’ex Zuccherificio. Una presa di posizione che riguarda in particolar modo l’ultimissimo sviluppo, ovvero la richiesta di un consiglio comunale aperto, firmata da otto consiglieri di maggioranza e opposizione. Una richiesta che ha un po’ sorpreso, visto che è arrivata al termine di un lungo iter durato mesi e che ha garantito ai consiglieri diverse sedi per dibattere. Per Stefania Filipponi quindi, “sulla vicenda ex Zuccherificio siamo alla farsa”. Il consigliere d’opposizione, prima di far finire la vicenda in “sedute aperte”, preferirebbe seguire una linea di indirizzo ben precisa da parte di un gruppo di lavoro e solamente dopo passare alla partecipazione e soprattutto al voto dell’aula. Altrimenti, come da lei sostenuto, si rischierebbe una discussione “improvvisata e dilettantistica” in una vicenda dove ci sono contenziosi milionari. Ma la capogruppo di Impegno Civile, essendo anche presidente della commissione controllo o garanzia, dove si è a lungo discusso dell’ex Zuccherificio, va più a fondo. “Sei degli otto firmatari – scrive in una nota – sono membri della commissione e nelle cinque sedute che si sono tenute sull’argomento (compresa l’audizione di una delle proprietà) sono rimasti assenti o silenti e due addirittura hanno votato la relazione. C’è stata poi una conferenza dei capigruppo e, infine – prosegue Stefania Filipponi – il consiglio comunale dove alcuni si sono limitati a dichiarare di non votare, senza però entrare nel merito e formulare proposte o emendamenti; altri invece si sono silenziosamente allontanati. Forse – chiosa – l’ulteriore dibattito è finalizzato a comprendere di cosa si stia parlando, oppure ci sono interessi particolari da tutelare”. Ma da parte del consigliere di minoranza arrivano anche frecciatine nei confronti di chi, alle ultime elezioni comunali, l’ha appoggiata, sostenendo un programma elettorale che prevedeva sull’ex Zuccherificio un dialogo con con i privati. “Forse – ironizza l’esponente di Impegno Civile – è troppo chiedere un minimo di coerenza a chi è abituato a cambiare continuamente autobus tanto che finisce per ignorare itinerario e meta. Oppure – sottolinea – sono intervenuti dictat esterni”. Secondo Stefania Filipponi, con un “consiglio comunale aperto” il rischio sarebbe quello di prolungare ancora inutili dibattiti in aula, trascinando la vicenda sino all’8 giugno, data del pronunciamento del Tar (salvo eventuali rinvii). In caso di annullamento dei Piano attuativo, il Comune potrebbe essere costretto al pagamento dei danni. E non sarebbe certo una buona notizia per i cittadini.
Consiglio comunale aperto sull’ex Zuccherificio, Stefania Filipponi: “Siamo alla farsa”
Pubblicato il 27 Febbraio 2016 15:14 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:17
Stefania Filipponi durante un consiglio comunale
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