16.7 C
Foligno
venerdì, Maggio 2, 2025
HomeCronacaIl Frecciabianca non ferma a Spoleto, Adoc: "Chiederemo i danni a Trenitalia"

Il Frecciabianca non ferma a Spoleto, Adoc: “Chiederemo i danni a Trenitalia”

Pubblicato il 28 Febbraio 2016 10:11 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:17

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Castel Ritaldi, precipita velivolo leggero: un morto

L’incidente aereo nel pomeriggio di giovedì primo maggio in località Mercatello. L’aeromobile è finito all’interno di un capannone industriale: a bordo anche un’altra persona, che è riuscita ad abbandonare il mezzo prima dell’impatto

Manovra fiscale, in consiglio comunale solo la maggioranza: “È la sinistra delle tasse”

La seduta straordinaria e aperta di Foligno ha visto l'assenza preannunciata dell'opposizione, rimasta in piazza per protesta. Da parte delle associazioni di categoria pochi gli interventi rispetto agli inviti

Foligno, in arrivo i contatori idrici intelligenti

Gli “smart meter” consentiranno la lettura a distanza e in tempo reale dei consumi e la rilevazione immediata di anomali e perdite. La sostituzione sarà gratuita ed effettuata da operatori di ditte esterne muniti di tesserino di riconoscimento

Di “intenti” ce ne sono certificati a centinaia. Basti pensare che sono state raccolte quasi 1500 firme ad oggi (200 solo ieri consegnate dalla sezione “Bezzi” del Psi di Spoleto). E se anche solo una piccola parte dei firmatari avessero partecipato fisicamente alla protesta che sta imperversando in questi giorni e finalizzata al ripristino della fermata spoletina del Frecciabianca, allora sì che la città sarebbe apparsa decisamente più coesa rispetto a un tema che non è unicamente di interesse dei “pendolari”. Ma così non è stato. Si, perchè a palazzo Mauri, in occasione dell’incontro organizzato dall’associazione dei consumatori di Adoc insieme al Comitato dei viaggiatori di Spoleto, e a cui ha dato il proprio sostegno anche l’ente comunale spoletino, si sono ritrovati davvero in pochi per ascoltare quelli che sono gli intenti della stessa associazione per far sì che Trenitalia possa prendere seriamente in considerazione la possibilità di ripristinare la fermata spoletina “cancellata” nel 2011 per motivi che, a oggi, non si sono ben capiti, ad onor del vero. Seppur la versione ufficiale sia quella che “non c’è utenza a sufficienza”, pare sia stata la motivazione addotta dal Trenitalia. Ipotesi, ovviamente ancora tutta da verificare. Ma non solo. All’appello mancavano, sì, i cittadini, ma anche le associazioni di categoria e la maggior parte della politica di palazzo. Un aspetto che è stato sottolineato da uno dei tre consiglieri comunali presenti, Giampaolo Emili, che ha presenziato insieme a Marina Morelli e Sandro Cretoni (oltre al sindaco Cardarelli ovviamente). “La sfiducia nelle istituzioni porta alla rassegnazione da parte della gente – è stato il commento del presidente di Adoc Umbria, Angelo Garofalo, riferendosi alla mancanza della popolazione a un evento di così grande interesse pubblico – ma la città, in questo caso, deve dare un insegnamento di coesione e non solo di cultura”. Ma la protesta deve andare avanti. Comunque. E allora ecco che Adoc il primo passo lo ha fatto, scrivendo una lettera a Trenitalia a cui, nonostante sia trascorso un mese, non ha ricevuto comunque ancora risposta. Certo è che se questa risposta non arriverà a breve, l’associazione dei consumatori del presidente umbro Angelo Garofalo, metterà in campo altre iniziative. “Quantificheremo i danni che la soppressione del Frecciabianca ha causato alle aziende del territorio, non solo spoletino, e chiederemo un risarcimento – sono state le parole di Garofalo – e se questo non basterà ancora, proclameremo lo sciopero dei biglietti”. E il sindaco, Fabrizio Cardarelli, così come, ovviamente il Comitato dei Viaggiatori, sono con lui. “Non saremmo mai voluti arrivare a questo – ha esordito il sindaco di Spoleto – ma di promesse ne sono state fatte tante nel corso di quest’ultimo periodo, e nessuna ne è stata mantenuta. Se chi queste false promesse le ha fatte pensa di stare di fronte a dei stupidi, si sbaglia di grosso. Non capiamo perché, in Italia, c’è chi si può inventare delle fermate per interessi personali, e vengono invece trascurati quelli di un intero territorio. Come fanno a dire che qui non c’è utenza senza conoscere? – ha concluso – certo è che non ho mai visto una resistenza tanto immotivata”. Ma in tutta questa annosa e brutta vicenda per i trasporti spoletini su rotaia, c’è dell’altro. “L’atteggiamento di Trenitalia – sono state le parole del presidente Adoc – viola la normativa comunitaria e nazionale sul trasporto pubblico, e ciò in base all’articolo 5 della Convenzione concernente la protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale”, adottata a Parigi nel 1972 e ratificata nel 1978, in relazione all’inserimento della Basilica di San Salvatore nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco, in quanto treno veloce a lunga percorrenza che l’unico transita in Umbria non ferma a Spoleto. Noi non cerchiamo nemici da combattere, ma alleati – ha concluso – chiunque da una mano per raggiungere questo obiettivo, da una mano a noi che non faremo certo distinzioni”. 

Articoli correlati