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La Rocca sempre più centro culturale: restyling da 4 milioni di euro

Pubblicato il 18 Marzo 2016 11:09 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:05

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Per alcuni lavori è questione di ore, per altri occorrerà attendere circa un mese, e altri ancora sono in fase “embrionale”, ma soprattutto sono in attesa del placet della Regione dell’Umbria per i finanziamenti. E’ questo il quadro generale di cosa succederà da qui a qualche mese alla Rocca Albornoziana, dove una serie di opere di riqualificazione proietteranno la struttura antica che si erge sul Colle Sant’Elia verso una vera e propria “rivisitazione” delle sue funzioni. Di tutto questo, e di altro ancora, se ne è parlato giovedì 17 marzo a palazzo comunale alla presenza della direttrice del Museo del Ducato, Rosaria Mencarelli, di Sandro Frontalini, responsabile dell’ufficio Eventi del Comune di Spoleto, dell’assessore alla Cultura, Gianni Quaranta, del direttore del Polo Museale Umbro, Marco Pierini, della direttrice del Museo Archeologico, Luana Cenciaioli, e della dirigente dell’ufficio Cultura, Stefania Nichinonni. Un incontro organizzato per comunicare alla stampa locale tutte le prossime iniziative in programma per la riqualificazione e valorizzazione della Rocca, ma anche per comunicare tutti i numeri che hanno contraddistinto l’attività museale in generale del 2015, con tanto di raffronto triennale. Ma andiamo con ordine. “La Rocca non può rimanere solo un grande monumento o un museo, deve diventare un grande centro culturale”, sono state le parole della direttrice del Museo del Ducato, Rosaria Mencarelli. Parole chiare e che lasciano intendere quanto la Rocca Albornoziana, uno degli otto luoghi della cultura del Polo Museale, sia proiettata verso la candidatura a uno dei punti di riferimento della cultura italiana, e non solo. Ma perché tutto questo possa diventare realtà, è necessario intervenire strutturalmente sul monumento spoletino. Ecco allora che tra interventi già programmati e altri in previsione, la riqualificazione può avere inizio. I lavori alla Rocca, per entrare nel dettaglio, sono suddivisi in tre lotti, due già finanziati e prossimi a partire, e uno ancora tutto da programmare ma per il quale è “probabile un finanziamento regionale non inferiore a 1 milione di euro”, sono state le parole di Sandro Frontalini. E’ ormai questione di giorni l’avvio dei lavori per la realizzazione della nuova biglietteria del Museo, e la conseguente “riconversione” dei locali dove era collocata a sala a sala conferenze o per altri usi (costo 490mila euro). Decisamente più sostanzioso, sia dal punto di vista oneroso che strutturale, l’intervento che dovrebbe partire tra un mese. L’investimento è di 2.300.000 euro e verranno utilizzati per risanare le antiche mura e le palazzine interne, a cui verranno consolidati i tetti e rifatte le facciate (con finanziamenti, in entrambe i casi, provenienti dal fondo per lo sviluppo e coesione). Il circuito museale, però, a Spoleto, è molto più ampio. E, a quanto pare, anche molto ambito. Tra i dati più significativi degli ingressi ai musei, rispetto a tre anni fa, prima di tutto, c’è quello della Spoleto Card, nata nel 2008 con un bilancio semestrale di 4747 ingressi e arrivata nel 2015 a 32.960 (più 69,5 per cento) “il doppio di Perugia”, ha detto Pierini. Ma rilevante anche il 67 per cento in più di accessi alla stessa Rocca Albornoziana rispetto al 2013 (21.705 contro i 40.196), il 13 per cento del Museo Archeologico (18.299 contro 21.330), il 12 per cento della Casa Romana (15.705 contro 18962), e il 31 per cento del Museo del Costume (1.218 contro i 1.601). 

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