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Da Assisi a Norcia in bicicletta, ora c’è anche il raccordo di Spoleto

Pubblicato il 20 Marzo 2016 10:16 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:04

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“Con l’inaugurazione del raccordo ciclabile fra la ciclovia Spoleto-Assisi e l’ex ferrovia Spoleto-Norcia, oggi aggiungiamo un nuovo tassello alla rete delle ‘vie verdi’ dell’Umbria, confermando l’impegno per lo sviluppo e il collegamento delle infrastrutture di mobilità ecologica così da raggiungere tutti i principali centri della regione”. È stata questa l’affermazione dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Giuseppe Chianella, per commentare l’inaugurazione del raccordo ciclabile di Spoleto. O meglio una parte di esso, 5 chilometri per l’esattezza (grazie a una finanziamento regionale di 416 mila euro). Una cerimonia del taglio del nastro a cui hanno partecipato tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione di un’opera che farà da raccordo, appunto, tra le piste ciclabili Spoleto-Assisi e Spoleto-Norcia. “Il tratto urbano si collega anche alla stazione ferroviaria e consente la connessione per chi arriva in treno con bicicletta al seguito – rileva l’assessore – è volontà della Regione Umbria assicurare il completamento del tratto che ora interrompe la continuità del percorso della ex ferrovia. Si avrà così a disposizione un itinerario di oltre 100 chilometri a facile percorribilità, che tra l’altro collega due importanti luoghi della spiritualità umbra, quali Assisi e Norcia, connettendo inoltre le aree dei Parchi del Monte Subasio e del Nera con il Parco Nazionale dei Monti Sibillini”. Per valorizzare il percorso “va favorito lo sviluppo di una rete diffusa di collegamento dei centri urbani con il sistema ciclovia/ex ferrovia, anche utilizzando il patrimonio della viabilità cosiddetta ‘minore’ costituita da strade locali a bassa o nulla intensità di traffico che abbondano in questo territorio”. “E’ una occasione, questa, per celebrare quello fatto ma anche per programmare il futuro, conosciamo la sensibilità dell’amministrazione regionale, e non vogliamo pensare che ci voglia ancora parecchio tempo per finire quest’opera”, è stata la frecciatina lanciata dal sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, riferendosi, sì, ai pezzi che mancano per il completamento del raccordo spoletino, ma soprattutto all’intera infrastruttura della pista ciclabile. Frecciatina subito raccolta dall’assessore Chianella, che ha risposto: “Ci stiamo lavorando, ma non sarà facile – sono state le sue parole – le risorse vere sono nel Psr, bisogna andarle a individuare e studiare le azioni da svolgere. Per il completamento degli ultimi 7 chilometri, ci vogliono 3 milioni di euro, ma l’impegno da parte nostra c’è per capire dove poter trovare i finanziamenti. Se lavoriamo tutti insieme, alla fine sono certo che vedremo i risultati”. E l’Agenzia Forestale, come tutti gli altri soggetti istituzionali, c’è. E “si mette a disposizione – ha detto il suo amministratore delegato, Giuliano Nalli – il turismo della bici è in forte crescita, e noi abbiamo il dovere di dare risposte adeguate”. Ma al tavolo dei relatori c’era anche un entusiasta ingegnere artefice dell’intera opera, Andrea Pochini. Che ha parlato, ad esempio, del sottopasso di via delle Lettere, barattato con Anas che, per concederlo, ha chiesto in cambio 50 metri di gard rail a doppia onda da istallare lungo la Flamina. “Siamo riusciti con niente a fare tanto”, è stato il suo commento. Ma c’è anche la pensilina istallata alla stazione di Spoleto dove è possibile ricaricare le bici a pedalata assistita. “L’Umbria – ha aggiunto Chianella – si vuol caratterizzare sempre più dunque come ‘amica della bicicletta’ e in questo rappresenta un ulteriore stimolo, oltre che un riconoscimento di quanto è stato fatto, il primo premio che proprio la ‘Assisi-Spoleto-Norcia’ ha ottenuto quale migliore via verde d’Italia nell’ambito dell’Italian Green Road Award 2015, che ha premiato il cicloturismo italiano di eccellenza. La rete ciclabile regionale – ha concluso – è importante per una fruizione più attenta e consapevole del territorio e per la forte attrattività turistica che esercita. Ha portato e sta portando benefici considerevoli all’economia dell’intera regione, andando a incidere su un settore in forte espansione. Per questo siamo impegnati a garantire il suo sviluppo e la sua valorizzazione e promozione”.  

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