Quattrocentoventicinque chilometri, di cui 200 in Umbria. È la lunghezza complessiva della ciclovia Monte Argentario-Civitanova Marche, che collegherà il Tirreno all’Adriatico. Nel Cuore verde d’Italia, il “serpentone” percorrerà parti di alcune ciclovie già presenti, come quella del Tevere e la Spoleto-Assisi. A partire da ovest, il tratto umbro attraversa i territori di Città della Pieve, Fabro, Allerona, Castel Viscardo, Orvieto, Baschi, Todi, Monte Castello di Vibio, Fratta Todina, Marsciano, Collazzone, Deruta, Torgiano, Perugia, Bastia Umbra, Assisi, Cannara, Bevagna, Montefalco, Foligno.
L’infrastruttura ciclabile comprende tratti su viabilità esistente a bassa intensità di traffico o senza traffico, alternati a tratti di pista ciclabile in sede propria e si sviluppa prevalentemente sui fondovalle pianeggianti dei fiumi Paglia e Tevere, per proseguire da Ponte San Giovanni (nel territorio di Perugia) lungo la Valle Umbra fino a Foligno. Qui inizia la risalita dell’Appennino lungo l’asse della Strada statale 77 Val di Chienti, con pendenze solo per brevi tratti più marcate.
L’infrastruttura, a forte attrattiva turistica, collegherà quattro aree naturali protette dell’Umbria: quella di Selva di Meana (nel territorio di Allerona), il Parco del Tevere, il Parco del Monte Subasio e il Parco di Colfiorito, oltre a città d’arte e di cultura quali Orvieto, Todi, Deruta, Perugia, Torgiano, Assisi, Bevagna e Foligno. Il progetto del tratto umbro è attualmente l’unico finanziato, per un importo di 20 milioni di euro, a copertura del primo stralcio.
A presentare il progetto, negli scorsi giorni, è stato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Enrico Melasecche, arrivato a Foligno per illustrare il tracciato che toccherà la città della Quintana. “L’Umbria era esclusa dal progetto nazionale sulla ciclovia – ha detto Melasecche – è stato portato avanti un grande lavoro, anche di diplomazia, e abbiamo presentato il progetto. Ora c’è stata anche l’assicurazione dal ministro Salvini che sarà finanziato il primo stralcio del tratto umbro per 20 milioni di euro. Colgo l’occasione per annunciare che la Soprintendenza ha dato il via libera per lo svincolo di Scopoli”. L’assessore regionale ha ricordato l’importanza del turismo ciclistico – in vista del Giubileo del 2025 e dell’ottavo centenario della morte di San Francesco nel 2026 – anche in relazione alla possibilità di collegamenti con la rete ferroviaria, tra Rfi e Fcu.
Il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini ha sottolineato che “l’inserimento del territorio di Foligno nel grande progetto della ciclovia dei due mari conferma il ruolo strategico della città, nell’ambito delle infrastrutture, della mobilità sostenibile, della promozione territoriale e turistica, con un fondamentale ruolo di cerniera tra la Toscana e la Marche ed il Tirreno e l’Adriatico. Un progetto – ha proseguito Zuccarini – che consentirà di riqualificare percorsi che si sviluppano dal Parco Hoffman, quindi alle porte della città, passando per Scanzano, Vescia e Belfiore attraversando la Val Menotre sino agli altipiani di Colfiorito, avendo così a disposizione un collegamento ciclabile diretto dalla prima periferia sino alla montagna”.