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Corpo unico di polizia locale, i sindacati: “Un libro dei sogni non basta”

Pubblicato il 8 Aprile 2016 15:24 - Modificato il 5 Settembre 2023 20:51

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“Il Corpo unico di polizia locale è in grave difficoltà”. A dirlo sono Cgil, Cisl e Uil che replicano così alle dichiarazioni rilasciate dalla presidente dell’Unione dei Comuni Terre dell’olio e Sagrantino, Maria Pia Bruscolotti, che solo poche settimane fa aveva spiegato come il progetto navigasse a gonfie vele. Per le tre sigle sindacali, però, la realtà sembra essere un’altra. “Il Corpo di polizia locale – scrivono in una nota – è stato istituito quasi da tre anni, ma non decolla”. Il riferimento è in primis al mancato avvio – spiegano – di “un reale progetto di investimento in termini di personale, mezzi, strumentazioni e sicurezza”, ma non solo. Per i tre sindacati, infatti, gli enti non avrebbero ottenuto risparmi ma solo costi aggiuntivi, con una presenza ordinaria degli agenti nelle varie realtà inferiore rispetto al passato in virtù di una diminuzione del personale e del continuo spostamento da un Comune all’altro. Rigettata, inoltre, l’affermazione secondo cui il Corpo di polizia locale si sia arricchito di quattro vigili. “Grazie ad un accordo politico – dicono al riguardo – due operatori della polizia provinciale la mattina e due il pomeriggio presteranno il loro servizio nel territorio degli otto Comuni”. Guardando poi al parco auto Cgil, Cisl e Uil lamentano come in tre anni sia stato acquistato un solo veicolo per altro non ancora consegnato. Per quanto riguarda, invece, i dieci mezzi trasferiti dagli otto enti, sei sono fermi in officina data la mancanza di risorse per le riparazioni. Niente da fare anche per la centrale operativa, che per le tre sigle sindacali garantirebbe un maggiore coordinamento ed una maggiore sicurezza. La richiesta, dunque, è quella di investimenti reali, perché come dichiarato in chiusura dai sindacati “un libro dei sogni non basta”. 

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