“Mentre continuano gli incontri ministeriali per arrivare alla ripresa della Jp, si consuma il dramma dei lavoratori dell’azienda, che dallo scorso dicembre non ricevono la cassa integrazione a causa di ritardi nella firma del decreto”. Così Andrea Smacchi (Partito democratico) solleva il caso dei lavoratori della nuova azienda dell’elettrodomestico, “700 tra Umbria e Marche che, nonostante la proroga degli ammortizzatori sociali sia stata firmata a novembre 2015, non hanno percepito nulla per il 2016”. “L’allarme tra i lavoratori è notevole – spiega l’esponente della maggioranza – perché quello attuale è il periodo più lungo di blocco degli ammortizzatori nella storia della vertenza. Nonostante i pareri positivi degli uffici preposti, manca ancora la firma del ministero del Lavoro e questo sta provocando disagi a chi vede interrotta la sua unica fonte di reddito. È fondamentale dunque che gli uffici ministeriali sblocchino il prima possibile la pratica, andando incontro a tale esigenza dei lavoratori”. Per quanto riguarda la ripresa produttiva della JP, Smacchi richiama alla “concretezza e alla velocità. Continuano infatti gli incontri – spiega -, ma siamo quasi alla metà del primo anno di cassa integrazione, concessa per la ripresa dell’azienda, e di risultati tangibili ancora neanche l’ombra, se non la presentazione di un piano industriale che però non è ancora partito. È opportuno dunque – conclude – che, nel tavolo ministeriale che periodicamente si riunisce, tutti gli attori svolgano il proprio ruolo, mettendo al primo posto solo ed esclusivamente il futuro dell’azienda, dei lavoratori e di un intero territorio”.
Jp Industries, Andrea Smacchi: “Lavoratori da troppi mesi senza cassa integrazione”
Pubblicato il 29 Aprile 2016 17:07 - Modificato il 5 Settembre 2023 20:36
Andrea Smacchi
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