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Sanità, Spoleto City Forum: “Che fine ha fatto la commissione paritetica?”

Pubblicato il 7 Luglio 2016 13:53 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:53

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“Una commissione di soli spoletini, a cosa serve? E Foligno ne farà poi una analoga da affiancare a quella spoletina? E se altrettanto dovessero fare anche gli altri territori, che tempi ci saranno per l’elaborazione delle eventuale proposta di razionalizzazione?”. Il tema, manco a dirlo, è quello la sanità spoletina. E in particolare, oggetto di discussione, è quell’idea dell’amministrazione comunale di Spoleto di istituire una commissione tecnica interna piuttosto che paritetica, a cui, tra l’altro, aveva dato assenso anche l’intero coniglio comunale, e che trova in disaccordo anche chi quel documento portato all’attenzione del massimo consesso cittadino ha contribuito a stilarlo: lo Spoleto City Forum. Una decisione quella dell’amministrazione comunale che in occasione di una recente commissione, per di più, non ha trovato il consenso pieno di tutti i commissari e capigruppo presenti. Anche se una spiegazione alla motivazione che ha indotto l’amministrazione a prendere tale decisione, è stata data, proprio in sede di commissione, dalla vice sindaco Maria Elena Bececco. Ed è stata quella che “prima di avanzare istanze in un tavolo più allargato, bisogna conoscere i servizi su cui puntare per l’ospedale cittadino”, ha detto, in estrema sintesi. “Da anni, come Spoleto City Forum, ci battiamo per difendere il nostro ospedale – scrive in una nota l’associazione coordinata da Sergio Grifoni – da anni chiediamo che ci si metta d’accordo sulla suddivisione dei servizi di eccellenza fra noi e Foligno, e da anni per raggiungere tale obiettivo chiediamo di dar vita ad una commissione super partes in grado di elaborare una proposta equa. Richiesta che abbiamo con forza ribadito a marzo, quando siamo stati cortesemente invitati dalla presidente Morelli a partecipare alla riunione dell’apposita commissione comunale allargata ai capigruppo”. Una proposta che, appunto, ha portato all’elaborazione di un documento che impegnava il sindaco ad “attivarsi, di comune accordo con i rappresentanti istituzionali dei territori interessati, affinchè fosse prontamente istituita una commissione paritetica per elaborare una analisi oggettiva di razionalizzazione dei servizi fra i due maggiori ospedali”. Nonché impegnava il sindaco a “dettare i tempi dei lavori e individuare nella quarta commissione consiliare permanente, allargata a tutti i soggetti tecnici ed associatiti, il soggetto istituzionale atto a discutere il tutto”. “Finalmente si era presa la strada operativa che da tempo desideravamo – prosegue la nota del City Forum – ora veniamo ad apprendere dalle cronache giornalistiche che è stata, sì nominata una commissione, ma non è paritetica e super partes, bensì  formata esclusivamente da  professionisti spoletini. Onestamente, pensavamo come City Forum di aver meritato di  essere stati coinvolti già in questa fase preparatoria e conoscitiva, proprio per l’esperienza maturata in questi anni e per l’impegno profuso  a difesa del San Matteo. A prescindere da ciò, senza entrare in giudizi di merito sui soggetti individuati, tra l’altro apprezzati e sempre vicini alle associazioni, qualche domanda ce la facciamo e ci piacerebbe essere rassicurati su alcune perplessità”. E i punti in questione sono tre. “Creare una commissione di soli “spoletini”, al di là della provata capacità di analisi e proposta dei suoi componenti, oltre a non rispettare il deliberato del consiglio comunale, a cosa serve?  – è la prima perplessità – probabilmente può essere utile a meglio monitorare l’esistente e dare un sostegno tecnico al sindaco, al quale spetta giustamente  l’ultima parola, essendo lui il responsabile per la sanità.  Se i suddetti esperti non andranno, immediatamente, ad aggiungersi a quelli nominati da Foligno e dintorni,  così come previsto proprio dal deliberato consiliare, tutto diventerà inutile”. E poi ci sono le altre due. “Ci chiediamo  se esistano atti ufficiali del Comune di Foligno con i quali si procede ad analoga nomina di uno staff di esperti da affiancare a quelli spoletini – scrive il City Forum – e ce lo chiediamo perché siamo preoccupati nel non registrare alcuna dichiarazione in tal senso da parte dei rappresentanti istituzionali folignati”. E poi “ammesso che Foligno ed altri territori interessati si esprimano positivamente in tal senso, ovvero che anche loro nominino uno staff di esperti – ecco la terza – sono stati stabiliti i tempi di elaborazione della eventuale proposta di razionalizzazione da sottoporre all’attenzione della suddetta Commissione permanente?”. Lo Spoleto City Forum invita l’amministrazione comunale a non dimenticare “che tra pochi mesi, con l’attuazione del nuovo Piano Sanitario Regionale, ogni ulteriore azione propositiva diventerebbe inutile – conclude la nota – se le perplessità da noi avanzate non trovassero risposte esaustive ed immediate, anche questa iniziativa, che a primo acchito appare vantaggiosa e lodevole, sarebbe servita a farci perdere del tempo prezioso.  Ma il nostro ospedale, ribadiamo fino alla noia, non può più permettersi di aspettare.  Più tempo  passerà per capire come e cosa fare e meno servizi di eccellenza rimarranno da difendere”.

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