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Gli organi del geometra folignate donati a pazienti di Lazio, Veneto e Piemonte

Pubblicato il 12 Agosto 2016 10:33 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:35

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Sono terminate a metà mattinata di venerdì 12 agosto le operazioni di prelievo degli organi di Sandro Silvestri, il geometra del Comune di Foligno di 63 anni, deceduto nel reparto di Rianimazione del Santa Maria della Misericordia, a seguito delle gravi lesioni riportate di un incidente stradale avvenuto a Foligno qualche giorno prima. Un’equipe multidisciplinare, composta da medici e personale infermieristico, è stata impegnata per tutta la notte, coordinata dal dottor Atanassios Dovas del Centro regionale trapianti dell’Umbria. Sono stati prelevati più organi, che restituiranno la vita a pazienti affetti da gravi patologie, ricoverati in ospedali di  tre regioni diverse. Il cuore è stato prelevato dagli  operatori sanitari dell’ospedale di Padova, mentre fegato e reni sono stati trasferiti rispettivamente in un ospedale di Roma ed in uno di Torino.  E’ stato effettuato anche il prelievo delle cornee, eseguito dall’equipe del professor Carlo Cagini, e trasferite alla Banca degli occhi di Fabriano. L’equipe chirurgica del dottor Paolo Baccari, che ha eseguito gli interventi, era composta dai dottori Francesco De Santis e Adolfo Petrina, in collaborazione con gli anestesisti dottoresse Sabrina Piccotti e Francesca Orfei. Ad eseguire gli accertamenti di carattere istologico la dottoressa Francesca Ribacchi, del gruppo delle Anatomie Patologiche dirette dal professor Angelo Sidoni e dal dottor Paolo Giovenale. Attraverso l’ufficio stampa dell’Azienda ospedaliera di Perugia,  il dottor Dovas riferisce che le donazioni degli organi sono avvenute dopo i controlli di compatibilità effettuati grazie al registro nazionale trapianti. “E’ doveroso rivolgere un ringraziamento ai familiari per la sensibilità dimostrata nel consenso per  la donazione degli organi del loro congiunto – ha aggiunto il dottor Dovas -. Le operazioni hanno visto impegnati oltre 50 addetti tra operatori del Santa Maria della Misericordia e gli altri ospedali fuori regione. Il trasporto del cuore è avvenuto utilizzando un aereo atterrato all’aeroporto di San Francesco d’Assisi; un altro volo che ha fatto scalo a Fiumicino è stato utilizzato trasporto dei reni, con gli operatori di Perugia che hanno trasportato a Roma gli organi in autoambulanza”.

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