Quella che sta per arrivare sarà la seconda notte d’emergenza anche in Umbria. Se i territori più colpiti rimangono nelle Marche e nel Lazio, anche nel nursino la situazione rimane comunque difficile. Si conta che le persone fuori dalle proprie abitazioni nel Cuore verde d’Italia siano tra gli 850 ai 1200. Non si può ancora parlare di sfollati. Almeno non prima delle verifiche sulle abitazioni. Iniziati intanto i sopralluoghi con tecnici e vigili del fuoco sugli edifici strategici, come le sedi comunali. Proseguono anche le scosse. Dopo quella delle 5.17 di mattina (con magnitudo 4.5), la serie sismica sta proseguendo. Tra le più significative da segnalare quella delle 14.46 con epicentro ad Amatrice di 4.4 gradi di magnitudo. Intanto la governatrice dell’Umbria Catiuscia Marini ha ringraziato i suoi corregionali per la generosità dimostrata in queste prime ore. Diverse infatti le collette per raccogliere beni di prima necessità. “Al momento – dice la presidente – i bisogni sono stati ampiamente soddisfatti. Invitiamo i cittadini a non portare altro materiale ai centri di raccolta, mentre è importante che la solidarietà della popolazione si manifesti, a seconda della disponibilità di ognuno, con un contributo da versare al conto corrente attivato dalla Regione a cui la Protezione civile attingerà per specifiche azioni da mettere in campo” (questo l’IBAN del c/c: IT32R02008 03033000104429137, “Regione Umbria_Sisma agosto 2016”). Anche gli ospedali chiedono di non affollare più le strutture per donare sangue, che attualmente ce n’è a sufficienza. Sarà importante andare a donare, scaglionati, nei prossimi giorni. Domani la presidente incontrerà a Norcia alcuni sindaci della Valnerina e i rappresentanti delle associazioni di categoria per attivare le eventuali misure nei confronti delle attività economiche. Catiuscia Marini ha incontrato questo pomeriggio i consiglieri regionali nel Centro funzionale di protezione civile di Foligno. Prima anche un incontro con i parlamentari umbri, per fare il punto della situazione insieme al prefetto di Perugia, Raffaele Cannizzaro. Gli onorevoli hanno assicurato il loro impegno nel seguire sin da subito le prime determinazioni che verranno assunte dal Governo. I NUMERI – Sono state 539 le persone che, nei centri umbri colpiti dal sisma, sono state assistite la notte scorsa nei ricoveri approntati dal sistema regionale di protezione civile dell’Umbria che ha messo a disposizione complessivamente 866 posti letto. L’affluenza maggiore nelle strutture di Norcia (150 persone al Tennis Club, 70 a San Pellegrino, 60 ad Ancarano e 40 a Campi), al centro di aggregazione di Preci (60 persone) ed ad Avendita di Cascia (40 persone). Ventuno le aree di ricovero. I dati sono stati comunicati dal Centro regionale di protezione civile dell’Umbria. Sono state allestite 59 tende, 34 delle quali nel territorio di Cascia. La protezione civile ha erogato finora 190 pasti a Norcia e nella frazione di San Pellegrino. LA VIABILITA’ – Anas prosegue senza sosta le operazioni per garantire la transitabilità delle strade statali nelle aree colpite dal sisma, in stretto coordinamento con il Dipartimento di Protezione Civile. Al momento sono impegnati circa 100 tra cantonieri, tecnici, personale delle sale operative e di coordinamento, con oltre 40 mezzi tra Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo. Personale e mezzi operativi dei Compartimenti Anas dell’Aquila e di Roma sono inoltre direttamente impiegati in ausilio alle attività di soccorso e Protezione Civile ad Amatrice, sotto la direzione del Centro di Coordinamento. In provincia di Rieti, sulla strada statale 4 “Via Salaria” la circolazione è consentita ad autovetture e veicoli leggeri, mentre resta vietato il transito ai mezzi pesanti tra Antrodoco e Arquata del Tronto, esclusi mezzi di soccorso e trasporto pubblico. Si raccomanda in ogni caso di non percorrere la strada se non strettamente necessario, al fine di agevolare il transito dei mezzi di soccorso da e verso Amatrice. I viadotti sono costantemente monitorati e presidiati 24 ore su 24 dal personale Anas, che nelle ultime ore ha anche scortato e assistito il passaggio dei convogli dei mezzi di soccorso diretti ad Amatrice ed ha messo a disposizione della Protezione Civile un magazzino in località Torrita che sarà usato come centro di stoccaggio per i beni di prima necessità. Resta ancora chiusa la strada statale 685 “delle Tre Valli Umbre” nel tratto compreso tra il bivio per Castelluccio di Norcia (PG) e Arquata del Tronto (AP) a causa dei danni causati dal sisma in vari punti dell’infrastruttura. Sul versante umbro la stessa strada è chiusa tra Serravalle e Borgo Cerreto (PG) per i danni riscontrati in una galleria paramassi. I tecnici Anas hanno completato i rilievi tecnici ed attivato le procedure di somma urgenza per l’esecuzione immediata dei lavori di ripristino. In Abruzzo, la strada statale 260 “Picente” è transitabile fino al confine con il tratto laziale (gestito da Astral), dove permane il divieto di transito ai mezzi pesanti. ARCHIDIOCESI E CARITAS – Una delegazione della Caritas regionale dell’Umbria, guidata dall’avvocato Giorgio Pallucco direttore della Caritas di Spoleto-Norcia e della delegazione regionale del medesimo organismo pastorale, sarà a Norcia per organizzare, come annunciato dall’arcivescovo Renato Boccardo, una presenza di vicinanza e aiuto alle popolazioni colpite dal violento terremoto del 24 agosto, in coordinamento e con le modalità indicate dalle Protezione Civile. Previsto un incontro anche con i rappresentanti di Caritas italiana. Moltissime persone dell’archidiocesi di Spoleto-Norcia ma anche dalle altre Chiese dell’Umbria – giovani, famiglie, membri di associazioni e movimenti – si sono rese disponibili per prestare servizio accanto ai terremotati nel nursino e nelle zone delle Marche e del Lazio. La mattina del 25 agosto nel Palazzo Arcivescovile di Spoleto, monsignor Boccardo, approfittando di una riunione pastorale già programmata, ha illustrato ai collaboratori della Curia la situazione delle zone della Valnerina colpite dal terremoto, ha lodato Dio che non ci sono state vittime, ha invitato a pregare per i numerosi morti nelle diocesi confinanti di Ascoli Piceno e Rieti ed ha annunciato per domenica 28 agosto alle ore 17 che celebrerà una Messa per tutta la popolazione duramente provata. Il personale dell’Ufficio tecnico della Curia, intanto, sta proseguendo i sopralluoghi nei vari paesi della montagna. L’Arcivescovo è in contatto costante con i sacerdoti e con le istituzioni. All’ora di pranzo di giovedì 25 agosto il parroco di Norcia don Marco Rufini si è recato a Castelluccio per portare il saluto e l’incoraggiamento suo personale e di mons. Boccardo alle circa trenta persone che sono rimaste e che non possono accedere al paese considerato zona rossa e dove è stata anche interrotta la fornitura del gas. Il sacerdote è stato accompagnato da una pattuglia di Carabinieri, che l’Archidiocesi ringrazia sentitamente, in quanto la strada di accesso non è percorribile. Come già detto più volte nella giornata del 24 agosto, molte chiese della zona pastorale di Norcia sono inagibili, in particolare nella città nessuna delle tre normalmente officiate può essere utilizzata e cioè la concattedrale di Santa Maria, la basilica di San Benedetto e la chiesa della Madonna Addolorata. Il terremoto registrato alle 5.17 del 25 agosto ha fatto crollare il campanile della chiesa di San Pellegrino, già seriamente compromesso dalle prime scosse del giorno precedente, e nella Concattedrale della città sono caduti i lampadari. Caritas Italiana allestirà, in uno spazio di proprietà del Comune appena fuori le mura di Norcia, una tensostruttura che fungerà da centro pastorale (celebrazione delle Messe, incontri con i giovani, catechesi ecc…). Situazione critica anche per le chiese di Frascaro, Nottoria, Castelluccio e di altri piccoli centri. Nella città di Norcia sono presenti due monasteri di clausura: qualche piccola crepa dalle Clarisse di Santa Pace ma nulla di preoccupante; seriamente danneggiato, invece, quello delle Benedettine di S. Antonio. Qui, una religiosa ha vissuto brutti momenti: la notte delle prime scosse l’armadio della camera si è inclinato sul letto e fortunatamente le ha procurato solo una leggera contusione alla spalla destra. Non va meglio nei Comuni di Preci, Cascia e Poggiodomo. Le tre chiese di Agriano, quella parrocchiale di Avendita e quella di Fogliano sono seriamente danneggiate; per precauzione è stata chiusa anche la parrocchiale di Santa Maria della Visitazione a Cascia, dove sono caduti dei calcinacci e sono apparse delle crepe sui muri; chiuse al culto le chiese di Mucciafora e Roccatamburo nel comune di Poggiodomo, anch’esse seriamente lesionate; anche nella splendida abbazia di S. Eutizio in Val Castoriana, inagibile, si contano i danni, così come in molte chiese della vallata. Non presentano problemi i due Santuari di Santa Rita, quello di Cascia e quello di Roccaporena. La Chiesa di Spoleto-Norcia – arcivescovo, preti, religiosi e religiose, fedeli laici – continuerà a pregare e a condividere con la gente questo momento terribile, esortando tutti al coraggio e a non arrendersi, invitando i fedeli a fare proprie le parole del salmista: “Proteggimi o Dio in te mi rifugio…Sei tu il mio Signore, senza di te non ho alcun bene…mi indicherai il sentiero della vita…”. Le popolazioni di Norcia e del territorio circostante, mentre si stringono al dolore per la morte delle persone nei paesi confinanti del Lazio e delle Marche, alla scuola del più illustre dei suoi figli S. Benedetto, sono pronte a rimboccarsi ancora una volta le maniche e con tenacia si metteranno all’opera per guardare al domani con speranza. SPOLETO, INFORMAZIONI DAL COMUNE – Il Comune di Spoleto divulga numeri e indirizzi mail per richiedere sopralluoghi. Mentre gli esponenti spoletini del Movimento 5 Stelle hanno avviato dei punti di raccolta per sostenere le popolazioni colpite dal devastante sisma del 24 agosto scorso. Andando per ordine, i cittadini che intendono richiedere sopralluoghi per verificare l’agibilità degli immobili a seguito degli eventi sismici devono rivolgersi alla Protezione Civile scrivendo a stefania.fabiani@comunespoleto.gov.it o annarita.picotto@comunespoleto.gov.it, o contattare lo 0743.222450 oppure recarsi direttamente alla sede della Protezione civile di via dei Tessili, 15, sita in località Santo Chiodo. E poi c’è il punto di raccolta messa in atto dai pentastellati spoletini. “Abbiamo preso accordi con la Sede Operativa Confcommercio di Rieti e, dopo l’ok da parte dell’ Associazione Nazionale Carabinieri Spoleto – Nucleo Protezione Civile – e dello stesso Comune Di Spoleto, avvieremo per oggi fino a data da definire un punto di raccolta beni per le zone colpite dal terremoto di questa notte – è scritto nella nota diramata in queste ultime ore – certi della vostra solidarietà e collaborazione vi aspettiamo in località Maiano 50/A (vicino Mennoli Auto), luogo del punto di raccolta. Nei commenti del post Facebook troverete una immagine indicativa del punto di raccolta”. Ma di cosa, in particolare, c’è necessità? Di acqua, in primis, ma anche di prodotti alimentari a lunga conservazione (zucchero, sale, tonno, fagioli, carne in scatola, latte, biscotti, fette biscottate, pasta, caffè, marmellata etc.). E poi coperte, abbigliamento nuovo o comunque in buono stato e lavato (intimo, maglioni, scarpe, pantaloni, giacche a vento etc.) e prodotti per l’igiene personale nuovi (carta igienica, sapone, tovaglioli, shampoo, bagno schiuma, asciugamani, accappatoi, dentifricio, spazzolini etc.). Per tutte le info contattare il numero 3930120789 (Diego) oppure 3406468980 (Samuele).
Sisma, in Umbria assistite 539 persone. La Regione incontra i parlamentari
Pubblicato il 25 Agosto 2016 15:50 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:29
Danni causati dal sisma a San Pellegrino di Norcia
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