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“Cotta o cruda” più forte della paura: Santarelli e Ciufoli si uniscono alla raccolta fondi

Pubblicato il 29 Agosto 2016 14:35 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:27

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Mancano i numeri esatti ma, all’indomani della sesta rassegna della birra artigianale a Foligno, la Confesercenti, ente organizzatore dell’evento, tira le somme. Un’edizione non facile da dirigere quella del 2016, svoltasi dal 25 al 28 agosto, a ridosso dello sciame sismico che ha travolto il centro Italia. Più che sui numeri la riflessione di quest’anno si è concentrata sullo spirito della manifestazione. Dopo un lungo momento di valutazione sull’avvio o meno dell’evento, l’associazione di categoria ha deciso di procedere con il programma. Un’occasione per reagire e, al contempo, per essere utili a chi sta vivendo il dramma della calamità. “Non è stato semplice giovedì, giorno di lutto nazionale – racconta Cristiana Mariani di Confesercenti – decidere come coordinare l’evento”. Un’edizione nel segno della solidarietà, durante la quale ognuno a modo suo ha contribuito con azioni di sostegno nei confronti dei terremotati. “Tramite le offerte di beneficenza da parte del pubblico e la vendita delle magliette – continua – abbiamo raccolto più di 1600 euro. A questi bisogna adesso aggiungere il sostegno degli sponsor e degli espositori, oltre al gettone di presenza di Andrea Santarelli e all’apporto di Roberto Ciufoli che ha ricalibrato la sua partecipazione permettendoci di destinare parte dei diritti della Siae alla beneficienza”. Durante la quattro giorni si sono pian piano eclissate anche le polemiche emerse sui social, da parte di chi riteneva improprio lo svolgimento della festa nei giorni immediatamente successivi al terremoto.“Foligno ha dimostrato ancora una volta sensibilità e intelligenza, interpretando nel modo giusto la nostra decisione” dichiara la Mariani. Ovviamente non sono mancati gli effetti collaterali. Una delle conseguenze negative di quest’anno è stata la mancanza dei turisti – dichiara la presidente di Confesercenti – tantissime le prenotazioni che sono state disdette nelle strutture ricettive a causa del terremoto”. Corposa invece la presenza dei folignati e degli abitanti delle zone limitrofe che hanno dimostrato di non volersi “adattare” al dramma ma di volerlo combattere, in cerca di quella normalità che in periodi come questi viene meno. Singolare lo spettacolo conclusivo tenuto da Roberto Ciufoli domenica sera che, in virtù di un legame con Foligno risalente al periodo del servizio militare, ha espresso il suo stupore nel ritrovare la città trasformata, più bella e vivace. Chissà se questo rincontro non condurrà ad un ricomparsa dell’attore e magari, come ironizzato sul palco, al conferimento della cittadinanza onoraria.

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