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Merkaj e un gran Foligno non bastano, al “Blasone” passa L’Aquila

Pubblicato il 11 Settembre 2016 17:16 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:20

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È molto difficile raccontare quanto successo allo stadio “Enzo Blasone”. Un Foligno pressoché perfetto si vede sfuggire i tre punti nell’ultimo quarto d’ora. Contestatissime le decisioni arbitrali, su tutte la mancata segnalazione di fuorigioco sul secondo gol di Minincleri a due minuti dalla fine. Al di là comunque del risultato i falchetti si sono fatti valere e come, annullando completamente la differenza con un organico tecnicamente molto superiore. L’Aquila riesce a venirne fuori solo grazie ad un rigore e ad un gol veramente dubbi. È grande la rabbia del pubblico che finalmente torna a scaldarsi per una partita davvero di livello. La squadra di Guazzolini, schierata con un 4-4-2 che prevede Piccheri in porta, Calzola Adamo Mame e Pilleri a comporre il pacchetto arretrato, Merkaj, Giambi Catenese e Nedelkoski in mediana, con il duo d’attacco composto da Fondi e Urbanelli, partono molto concentrati ma attendisti, lasciando che siano gli ospiti a fare la partita. In effetti L’Aquila detiene il possesso palla per molto tempo, ma senza mai riuscire a servire adeguatamente le punte. Ecco che le occasioni migliori sono per i biancazzuri, su tutte quella giunta al 40’, con il cross dalla destra di Merkaj per la testa di Urbanelli che però colpisce debolmente. Nella ripresa invece cambia la partita dei falchi, che decidono di giocare molto più alti e prendere in mano le redini della partita. Il cambio di mentalità fa bene ai padroni di casa, che ci provano con uno spiovente su punizione di Giambi, e poi con una gran botta dalla trequarti di Urbanelli. Guazzolini capisce il momento e passa al 4-1-4-1 buttando nella mischia Orecchiuto e Filippo Fondi per Urbanelli e Nedelkovski. La mossa è vincente, il gol arriva al 30’ con i fratelli Fondi che lavorano un ottimo pallone al limite dell’area per Merkaj, bravissimo con una staffilata a mettere la palla nel sacco. È un tripudio per il “Blasone” e per la panchina folignate che entra tutta in campo. Ma la festa dura poco, perché Calzola fa cadere Ganci in area, l’arbitro assegna il rigore poi trasformato da Minicleri. Il difensore folignate prende un altro giallo e si fa espellere. Al 48’ scende il gelo sugli spalti con il lunghissimo lancio a foglia morta di Zane a pescare Mincleri in posizione di offside, l’attaccante rossoblu non si fa scrupoli e infila Piccheri per il 2 a 1. La rabbia è davvero tanta, ma a mente fredda si è visto un Foligno capace di fronteggiare qualsiasi avversario. Ordinato in campo, concentrato in fase difensiva, forte nelle ripartenze. Insomma se son rose, fioriranno… 

FOLIGNO 1 L’AQUILA 2

FOLIGNO (4-4-2): Piccheri; Calzola, Mame, Adamo, Pilleri; Merkaj, Giambi, Catanese, Nedelkovski (19’st Orecchiuto); Urbanelli (19’st Fondi F.), Fondi G. (42’st Barwuah). All. Guazzolini

L’AQUILA (3-4-1-2): Salvetti; Bartoccini, Sembroni, Gagliardini; Arboleda, Lavista (33’st Muhammad), Zane, Pietrantonio; Minincleri; Bonvissuto (15’st Diktevicius), Russo (15’st Ganci). All. Coppola.

ARBITRO: Miele di Nola (Coppola, Di Lauro)

MARCATORI: 30’st Merkaj (F), 38’st rig. e 48’st Mincincleri (A)

NOTE: 43’st espulso Calzola (F) per somma di ammonizioni. Ammoniti: Urbanelli, Adamo (F), Gagliardoni, Russo (A). Recupero 5’st. 

LE INTERVISTE

COPPOLA (viceallenatore L’Aquila) – “Visto la partita abbiamo ottenuto tre punti importanti dopo una prestazione cosi e cosi. Non abbiamo mai mollato e questo ci ha premiato, abbiamo reagito bene dopo il gol nel finale. Una vittoria insperata”.

GUAZZOLINI (allenatore Città di Foligno) – “So quello che abbiamo fatto, ma così è fatica,  loro sono molto organizzati, ma se ci arbitrano tutto contro è fatica. Nel secondo tempo abbiamo messo cuore, gambe ed anche qualcosa più, ma se poi troviamo tre persone che non sono imparziali. Ma comunque il calcio è questo, oggi ci volemo rilanciare sul piano mentale, ce l’avevamo fatta. Ora cosa racconterò ai miei ragazzi? Una prestazione bellissima, come quella di Matelica. Ma a Matelica l’arbitraggio è stato normale… Ma ci rimboccheremo le maniche e andremo avanti. Non ci devono regalare niente, ma quello che è nostro è nostro. Nel secondo tempo li abbiamo presi alti e siamo cresciuti moltissimo, mentre nel primo tempo li abbiamo aspettati e abbiamo sofferto molto”.

IUS (presidente Città di Foligno) – “C’è tanta rabbia, sono amareggiato per come è andata la partita. Merkaj ha fatto la differenza, grazie a De Santis che ha sbloccato la trattativa. La squadra c’è ed è anche di buon livello. Il problema è che nel calcio contano i punti, e noi ne abbiamo zero, e questo non lo tollero”.

DE SANTIS (diggì Città di Foligno) – “Contro una squadra che spende quattro volte più di noi abbiamo annullato le differenze. Il problema del Foligno è la paura di vincere, deve dare qualcosina in più quando va in vantaggio. C’è un problema di gestione del risultato, ma verrà con l’esperienza. È una squadra ottima nelle ripartenze, bisogna trovare più equilibrio a centro campo ma questa squadra mi ha sorpreso in positivo. Non torneremo sul mercato, anche perché  per ora è difficile migliorarsi”.

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